HERNING (Danimarca) – Dopo i giorni di pausa concessi e vissuti tutti insieme a Praga, la Svizzera ha fatto armi e bagagli ed è volata ad Herning dove oggi proverà a riprendere quel discorso iridato interrotto 12 mesi fa, proprio a Praga, e proprio contro quella Cechia che ci troveremo di fronte questo pomeriggio. In terra ceca lo scorso maggio Pastrnak e Kempf spezzarono il sogno elvetico di salire sul tetto del mondo, questa volta saranno proprio i cechi a farci subito capire di che pasta è fatta la nostra Nazionale e che cammino potremmo trovarci davanti a partire dai quarti di finale. Già perché il Gruppo A, quello che si disputa a Stoccolma, ospita infatti la Svezia, la Finlandia e il Canada: insomma, se non si arriva primi nel nostro gruppo la strada sarà immediatamente in salita nella fase a eliminazione diretta.
La nostra Nazionale, dopo un autunno e un inverno complicato, con più dolori che gioie, ha vissuto una primavera importante, ricca di gioie e di vittorie: le ultime affermazioni contro la Finlandia e contro la Cechia a Brno hanno fatto capire che la truppa di Fischer è pronta per iniziare il proprio cammino ma è altrettanto vero che le amichevoli sono una cosa, il Mondiale ne è un’altra. L’ex head coach del Lugano potrà contare sugli NHLers Hischer, Moser, Siegenthaler e su Fiala (si spera presto, visto che il giocatore di Los Angeles è ancora bloccato), mentre non ci sarà Josi così come Niederreiter – almeno all’inizio – visto che con i suoi Winnipeg è ancora in corsa per la Stanley Cup. Altro assente di peso sarà quel Loeffel da sempre punto fondamentale per il powerplay rossocrociato.
Fischer era, è e resta convinto che prima o poi arriverà il tempo per la Svizzera di salire sul tetto del mondo. Tutti noi, così come gli addetti ai lavori, dobbiamo avere la stessa fiducia del tecnico, con la speranza che il titolo possa arrivare proprio in quella Stoccolma dove nel 2013 arrivò un argento inaspettato e poi… vuoi mettere ospitare il prossimo Mondiale da campioni in carica?