Increduli: “A Bienne in molti non si rendono ancora conto di cosa abbia fatto la squadra. Noi stessi, dirigenti e giocatori, abbiamo la testa fra le nuvole e proviamo a darci dei pizzicotti per svegliarci. Scherzi a parte: siamo felicissimi per questo doppio exploit ma siamo altrettanto consapevoli che a Berna avremo di fronte una corazzata e dovremo raddoppiare i nostri sforzi del...4000% per cento. Siamo consapevoli della nostra forza ma sappiamo che sarà come scalare la cima dell’Everest per un principiante”.
Nuova realtà: “In pochi giorni il nostro mondo è cambiato. Le faccio un esempio: la nostra federazione ci ha appena inviato un documento a più pagine da riempire nel caso ci dovessimo qualificare per le Coppe Europee della prossima stagione. E stiamo alacremente alle prese con l’organizzazione della trasferta per i nostri tifosi a Berna. Abbiamo ricevuto 12.500 biglietti. Contiamo di venderli tutti. Siamo convinti che tutta la regione calcistica ci seguirà. Anche tifosi di altre squadre, un po' come quello che è successo per il Lugano nelle ultime stagioni”.
Qualificazione: “ L’Europa? Non è un argomento di cui abbiamo parlato. Sappiamo solo che per approdarvi, dovremo vincere la Coppa. Il regolamento è cambiato: se il Basilea dovesse trionfare in campionato e in Coppa, all’Europa League non ci va più la finalista sconfitta ma la quinta del massimo campionato svizzero. Ma non importa: la nostra priorità è la promozione!”.
Challenge League: “Era il nostro obiettivo di inizio stagione e lo è ancora. Siamo ad un punto dalla vetta e dal Rapperswil capolista ma abbiamo una partita da recuperare con il Grand Saconnex. Ci concentreremo soprattutto su questo traguardo. Alla Coppa ci penseremo soltanto la settimana prima del grande evento di Berna. Sono comunque fiducioso: la Challenge League è nelle nostre corde”.
Samir Chaibeddra: “Il nostro tecnico è franco-algerino. È giovane (ha 35 anni, ndr), è molto ambizioso e curioso. Direi che cura molto i dettagli ed è molto competente. Conosce tutto delle squadre avversarie e passa ore e ore al video per visionare i giocatori rivali. Ha pure una grandissima dote: sa dialogare con i giocatori e li mette sempre a loro agio”.
Pre-partita: “Le racconto un aneddoto sul nostro tecnico. Nei giorni precedenti la sfida contro lo Young Boys, durante le sedute di allenamento ha fatto piazzare degli altoparlanti a bordo campo dai quali uscivano le note delle canzoni del Bayern Monaco. Il tutto per caricare e motivare la squadra”.
Dilettanti: “Solo 8 giocatori sono professionisti con salari non certamente da nababbo, anzi. Il resto sono calciatori dilettanti . Abbiamo un budget di un milione e 400 mila franchi compresi il settore giovanile e la squadra femminile. Nel campionato di Prima Promotion ci sono alcuni club che spendono almeno il doppio di noi. A me è capitato di andare a trattare dei giocatori di altre società e quando hanno sentito la cifra che offrivamo ci hanno detto “no, grazie, altrove prendiamo molto di più”. Comunque:per disputare eventualmente la Challenge League abbiamo ricevuto l’okay della SFL. In caso di promozione porteremmo il nostro budget a milione e 800 mila franchi.
Collaborazione: “Il Bienne, dopo il fallimento del 2016, è ripartito dalla Seconda Regionale e in seguito ha siglato un accordo con la Core Sports Capital, una società che offre servizi anche al Clermont Ferrand (Seconda Divisione francese) e al Lustenau (Prima Divisione austriaca). Una sorta di scambio di calciatori e di assistenza tecnica che sinora ci ha aiutato moltissimo a crescere. È chiaro che abbiamo bisogno anche di nuovi sponsor ma sotto questo aspetto sono molto fiducioso: un’ eventuale promozione e la finale di Coppa Svizzera potrebbe portarci nuovi finanziatori.”.
M.A.