SVIZZERA - Il Consiglio federale si sta davvero adoperando per rovinare ogni singolo angolo della Confederazione, anche i più idilliaci, anche quelli che nella storia avevano sempre saputo preservarsi dalle ingerenze straniere. Stavolta tocca ai campeggiatori di Arth (SZ) sloggiare per lasciare spazio a un nuovo centro asilanti che dovrebbe ospitare fino a 170 persone. Il TCS avrebbe voluto riprendere il campeggio e rinnovarlo, ma il Consiglio federale ha fatto un’offerta superiore e si è quindi accaparrato l’area poco lontana dalla stazione ferroviaria di Arth-Goldau.
Per la precisione, i nostri sette saggi (hahaha) hanno sborsato 1,82 milioni di franchi per acquistare il terreno, ciò che equivale a un prezzo di 182 franchi al metro quadro, cifra ritenuta esagerata da tutti gli abitanti del posto e pure dal TCS, che aveva offerto molto meno. Ma si sa, quando si può disporre dei soldi dei contribuenti, è facile darsi alle pazze spese. A maggior ragione se è per raggiungere quello che sembra essere il principale obiettivo del Consiglio federale, ovvero la deturpazione di ogni singolo angolo del nostro territorio da parte di finti rifugiati non integrabili.
Ora tocca quindi ai campeggiatori di Arth, alcuni dei quali clienti fedeli da decenni, levare le tende e andarsene. In settimana il Consiglio federale ha aperto il bando di concorso per la costruzione del nuovo centro asilanti. I costi sono stimati in 24 milioni di franchi. Ma ancora maggiore è il costo che dovrà subire il territorio. Ancora maggiori sono le conseguenze che dovranno subire i cittadini dell’ennesima area sacrificata sull’altare dell’accoglienza. Che disgrazia.
MDD, 27 aprile 2025