L'uomo il cui padre si è dimesso dallo stesso incarico e nelle stesse circostanze nel 1984 dovrebbe, tuttavia, mantenere la sua presidenza per alcuni giorni, fino a quando non sarà designato un successore dal suo Partito Liberale canadese.
“Questo Paese merita una vera scelta alle prossime elezioni. Mi è diventato chiaro che se devo combattere battaglie interne, non posso essere Primo Ministro”, ha dichiarato commosso.
Trudeau, che aveva annunciato la sua intenzione di ricandidarsi, è staccato di oltre 20 punti dal suo rivale conservatore Pierre Poilievre. Le prossime elezioni legislative dovranno tenersi entro ottobre 2025. Dopo quasi un decennio al potere, Justin Trudeau soffre oggi di scarsa popolarità, essendo considerato responsabile dell’elevata inflazione che ha colpito il paese, nonché della crisi immobiliare e dei servizi pubblici.
Mantenuto al potere da una minoranza in Parlamento, il premier è stato indebolito dal ritiro del suo alleato di sinistra e dal crescente malcontento all'interno del suo stesso partito. Inoltre, nella capitale Ottawa regnava il caos dopo le dimissioni a sorpresa del vice primo ministro Chrystia Freeland, che non era d'accordo con Justin Trudeau su come gestire l'imminente guerra economica con gli Stati Uniti.
Secondo una fonte interna al Partito Liberale dell'AFP, l'ex governatore della Banca del Canada Mark Carney, 59 anni, consigliere economico del partito dall'estate scorsa, è dato in pole position fra i successori di Trudeau, oltre all’ex vice primo ministro Chrystia Freeland. Il partito si riunirà mercoledì per un incontro importante.
