Il Consiglio federale ha deciso di estendere fino al 4 marzo 2026 lo statuto di protezione S per le persone provenienti dall’Ucraina. La misura, in vigore dal 12 marzo 2022 a causa della guerra in corso, offre protezione provvisoria a circa 66.000 rifugiati ucraini, garantendo loro sicurezza fino a quando la situazione nel loro paese non si stabilizzerà in modo duraturo.
Nessuna Stabilizzazione in Vista
La decisione di estendere lo statuto di protezione S deriva dalla mancanza di una prospettiva di stabilizzazione in Ucraina. Le recenti evoluzioni della situazione suggeriscono che ulteriori atti bellici siano ancora probabili su tutto il territorio ucraino. In linea con l'approccio adottato dagli Stati dell'UE, che hanno prorogato la protezione fino al 4 marzo 2026, la Svizzera mira a fornire chiarezza alle persone bisognose di protezione, ai Cantoni, ai Comuni e ai datori di lavoro nei prossimi 18 mesi.
Misure per Favorire l'Integrazione e l'Accesso al Lavoro
Il Consiglio federale ha anche deciso di mantenere le misure di sostegno per l'integrazione dei rifugiati ucraini nel mercato del lavoro fino alla stessa data. Queste misure includono un contributo di 3.000 franchi per persona all'anno per sostenere iniziative nei settori dell'apprendimento linguistico, della formazione e dell'accesso al lavoro. Inoltre, il governo ha adottato misure complementari per aumentare il tasso di occupazione dei rifugiati al 40% entro la fine dell'anno, come il miglioramento della comunicazione tra i vari attori coinvolti e il supporto a progetti per il riconoscimento delle qualifiche professionali.
Riconoscimento del Sostegno Svizzero
Considerando la situazione attuale, il Consiglio federale, in collaborazione con gli Stati dell'UE, continua a garantire protezione ai rifugiati fino a quando non sarà possibile un rientro sicuro in Ucraina. Viene inoltre riconosciuto l'impegno costante di Cantoni, Comuni e società civile nel sostenere l'integrazione dei rifugiati ucraini in Svizzera.