Non è durata molto la prima intervista del cantante Nemo dopo la vittoria all'Eurovision a Malmö tre mesi fa. Il giornale della città natale di Nemo, Bienne, è riuscito ad ottenere un'intervista con questo artista che finora non ne ha rilasciata alcuna. Tuttavia, per l'intervista con “Bieler Tagblatt” la direzione dell'artista aveva riservato solo 15 minuti. Ma dopo nemmeno pochi minuti Nemo ha interrotto lo scambio, in quanto l'intervistatore aveva posto domande “troppo politiche”. Prima dell'intervista, il management di Nemo aveva infatti posto una condizione scritta: “L'argomento del colloquio deve essere la musica. Per favore, evitate domande sulla politica o sulla vita privata di Nemo."
Il “Bieler Tagblatt” però non ha voluto prendere in considerazione questa condizione e ha fatto riferimento alla legge sulla stampa, secondo la quale i giornalisti possono porre liberamente domande. Alla fine la direzione di Nemo ha accettato che il giornale locale potesse porre domande politiche durante l'intervista, per la quale secondo il "Bieler Tagblatt" inizialmente erano stati concessi solo cinque minuti, ma che poi è stata estesa a 15 minuti.
La situazione è quindi già tesa tra il giornale e l'entourage di Nemo, ancor prima dell'inizio dell'intervista. Nemo si presenta al colloquio e inizia a rispondere a domande inizialmente innocue, che riguardano ad esempio il fatto che il prossimo anno il concorso non si svolgerà a Bienne, la città natale di Nemo.
Fin qui tutto bene. Ma quando il giornalista menziona il “concorso politicamente carica”, in riferimento all'Eurovision, il management di Nemo interrompe l'intervista e chiede di non porre la domanda. Il giornale ha voluto interrogare Nemo sulla partecipazione dell'israeliano Eden Golan, che era stato bersaglio di violente proteste.
La giornalista ha risposto che Nemo non era obbligato a rispondere alla domanda, ma che voleva comunque farla. Nemo risponde: “Devo dire che non mi sento a mio agio con tutta questa intervista. Le domande sembrano attacchi. Che questo venga da Bienne mi rattrista molto, a dire il vero..."
Prima di aggiungere: “Ho avuto altre interviste con altri media svizzeri, sono state bellissime. Mi sono sentito capito e ho avvertito un interesse equilibrato da parte del mio interlocutore. Qui ogni domanda sembra una provocazione. Non voglio continuare l’intervista in questo modo”. Il “Bieler Tagblatt” ha deciso di presentare a Nemo e alla direzione l'intervista, compreso il passaggio spinoso, e poi riprodurla.