Il caso della pugile italiana Angela Carini e della sua rivale Imane Khelif, atleta intersessuale e iperandrogina, è stato recentemente al centro di un'importante discussione tra la premier italiana Giorgia Meloni e il presidente del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), Thomas Bach. L'incontro si è tenuto a Parigi, dove Meloni ha accolto Bach nel suo albergo per affrontare diverse tematiche, tra cui le regole necessarie per garantire equità nelle competizioni sportive.
Il match tra Carini e Khelif, che ha visto il ritiro della pugile italiana in pochi secondi, ha sollevato questioni significative sulla partecipazione di atleti con differenze di sviluppo sessuale nelle competizioni internazionali. Questo evento ha spinto Meloni a cercare un dialogo diretto con Bach per esaminare e discutere le implicazioni scientifiche e regolamentari di tali situazioni.
Secondo quanto riportato, Bach ha sottolineato l'importanza di mantenere un contatto costante per raggiungere una comprensione comune basata su evidenze scientifiche. "Siamo rimasti d’accordo di restare in contatto per riconoscere lo stesso background scientifico e rendere la situazione più comprensibile, perché Khelif è una donna ed ha fatto competizioni per sei anni a livello internazionale," ha dichiarato il presidente del CIO all'Ansa, riflettendo sulla necessità di chiarezza e giustizia nel mondo dello sport.
L'incontro ha segnato un passo significativo verso la risoluzione delle complesse questioni che circondano l'inclusione di atleti con diverse condizioni fisiche e biologiche nelle competizioni sportive. Entrambe le parti sembrano impegnate a trovare un equilibrio tra l'equità competitiva e il rispetto delle identità personali degli atleti, un compito che richiederà ulteriori dialoghi e approfondimenti scientifici.