Svizzera, 13 luglio 2024

L'organizzazione dell'Eurovision ostacolata da due referendum

In quanto paese vincitore del concorso musicale Eurovision la Svizzera è tenuta a organizzare la prossima edizione l'anno prossimo.

Per il momento non sappiamo ancora quale sarà la città scelta per l'evento. In pole position ci sono Berna, Bienne, Zurigo, Basilea e Ginevra. Ma in diversi cantoni, o città, la candidatura per organizzare la manifestazione rischia di dover passare lo scoglio della votazione popolare. Sono in particolare rappresentanti eletti dell'UDC che cercano di impedirne l'organizzazione. Questo è quanto rivela un articolo pubblicato dal "Tages-Anzeiger".

A Berna l'UDC ha annunciato l'avvio di un referendum contro un credito cantonale di 30 milioni di franchi per organizzare l'evento Berna o Bienne. Ciò metterebbe fine alle speranze di Berna, poiché una votazione metterebbe il progetto fuori gioco dal punto di vista temporale. La SSR dovrà scegliere la città ospitante entro la fine di agosto.



Il presidente dell'UDC svizzera, Marcel Dettling, ritiene che “è giusto che i cittadini possano scegliere e non che la classe politica decida di sprecare le finanze pubbliche”. Dettling suggerisce piuttosto di utilizzare questi soldi per aiutare le persone colpite dal maltempo.

Anche a Zurigo si profila l'ombra di un referendum. La Città e il Parlamento hanno votato un credito quadro di 20 milioni di franchi per la candidatura. L'UDC locale ha chiarito che rinuncia al referendum, ma la sezione giovanile continua a valutare la possibilità di raccogliere le firme in solitaria. “La città farebbe meglio ad abbassare le tasse piuttosto che spendere tanti soldi in manifestazioni inutili”, dichiara la presidentessa Naemi Dimmeler.

Anche l’Unione Federale Democratica (UDF) vuole lanciare un referendum, denunciando l’Eurovision come una manifestazione con “sempre più episodi antisemiti”, denunciando “sempre più contributi satanisti e occultisti”. Per far sì che il referendum a Zurigo abbia successo, in due mesi dovranno essere raccolte 2000 firme. Il che metterebbe una seria spada di Damocle sul progetto della città.

I referendum a Berna e Zurigo potrebbero favorire la candidatura di Ginevra, dove sono previsti 30 milioni di franchi, ma che non ancora votati né dalla città né dal cantone. Per ora nella città di Calvino nessuno ha annunciato un referendum. Martedì, il presidente dell'UDC di Ginevra, Lionel Dugerdil, ha annunciato alla RTS che il suo partito non ne lancerà uno. Anzi: “L'Udc di Ginevra si rallegra per l'economia locale dell'avvento di un simile evento”.


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