COLONIA (Germania) – Qualcuno avrà storto il naso a fine partita per l’1-1 maturato contro la Scozia, specialmente dopo aver visto la stessa Scozia all’opera contro la Germania nella partita d’esordio. Certamente tutti avremo esultato al pareggio firmato Shaqiri che, con una gemma dopo un gentile omaggio della difesa scozzese, ha beffato Gunn e ha rimesso in equilibrio una sfida che si era messa male dopo la rete di McTominay, favorita da un tocco decisivo di Schär. Qualcuno guarderà il bicchiere mezzo vuoto – battere la Scozia era sicuramente nelle nostre corde – mentre in molti si concentreranno sul bicchiere mezzo pieno: col pareggio maturato ieri sera a Colonia gli ottavi di finale sono praticamente cosa fatta.
È vero la Svizzera non ha entusiasmato – anche se quando ha accelerato i ritmi e ha provato a mettere pressione dalle parti di Gunn si è resa decisamente pressione – è vero che abbiamo rischiato grosso sul colpo di testa di Hanley e solo il palo ci ha salvato, è altrettanto vero che Schär non ne ha azzeccata neanche una, ma nel calcio sono i gol a contare così come i risultati e l’1-1 di ieri sera ci permette di guardare con una certa fiducia al passaggio del turno.
Contro la Scozia Yakin è tornato al passato, riportando in panchina Duah, affidandosi di conseguenza a Shaqiri che, seppur poco presente nel gioco rossocrociato, ha risposto presente al momento decisivo: con la sua perla è diventato l’unico giocatore europeo ad andare a bersaglio negli ultimi 6 grandi appuntamenti internazionali, a partire da Brasile 2014. Solo Cristiano Ronaldo potrebbe eguagliarlo.
Ora non resta che ricaricare le batterie, prepararci allo scontro diretto con la Germania – in caso di vittoria passeremmo il girone da primi – per poi farci trovare pronti per gli ottavi di finale che sono davvero a un passo.