Sport, 18 giugno 2024

“Jure Jerkovic, un artista. Con Zico che figuraccia!”

Chiacchierata con Danilo Castelli, roccioso ex difensore del Lugano Anni Ottanta

LUGANO - Danilo Castelli da Sonvico la prende sul ridere: “Zico? Lascia stare, ormai lo sanno anche i paracarri che segnò cinque reti al Lugano e che a marcarlo, si fa per dire, c’ero io. Quella partita amichevole ha segnato la mia storia calcistica. Ma non mi ha mai destabilizzato: il brasiliano, fra l’altro, era il mio idolo di allora”. Quando si parla dell’ex difensore bianconero degli Anni Ottanta non si può non ricordare la sfida fra la squadra allora diretta da Otto Luttrop e l’Udinese, allestita in fretta e furia per celebrare i 75 anni del club ceresiano. “Fu una grande festa. Stadio pieno, oltre diecimila spettatori, e tifosi entusiasti”.


Danilo, figlio d’arte (anche suo padre Candido ha giocato nel Lugano) e architetto di professione, ha vestito solo la maglia FCL ma da allenatore, attività abbracciata dopo il suo ritiro dalle competizioni (“ Non mi ero messo d’accordo con Jermini e Beyeler sul rinnovo”), ha varcato i confini luganesi, in particolar modo a Mendrisio e Bellinzona. Nel Magnifico Borgo ha ottenuto il maggior riconoscimento. “Sono state stagioni proficue e felici: grande ambiente, squadra competitiva: si lavorava per costruire un futuro alla squadra. Oggi, nel calcio semiprofessionistico ticinese, si pensa solo a vincere”. 


Grande amico di Ernesto Indemini e Vincenzo Brenna, due protagonisti del Lugano di Louis Maurer (“ Ci sentiamo spesso”), Danilo apprezza molto la gestione attuale del club di Joe Mansueto. “C’è programmazione e tutti sanno cosa devono fare. Peccato però che in squadra ci siano pochi giocatori nostrani”. E aggiunge: “Jure Jerkovic è stato il miglior calciatore con cui abbia mai giocato. Segnò due reti al Brasile in pieno Maracanà”.


Amante di Ken Follett e degli Abba segue sempre il calcio, anche se la passione è un po’ venuta meno.“Mi occupo di giardinaggio e faccio molte passeggiate nella natura”. Settimana scorso lo abbiamo intervistato di buon mattino. A colazione. 


Qualità
Disponibile
 
Difetto?
Impulsivo
 
Prima squadra di calcio
Allievi FC Lugano, avevo 8 anni
 
Chi la portò a Lugano?
Mio padre Candido. Lui ha un passato da bianconero in prima squadra
 
Primo allenatore?
Sergio Pamini
 
Debutto in Lega Nazionale?
1979, nel Lugano di Szabo. Fummo retrocessi
 
Compagno più forte con cui ha giocato?
Jure Jerkovic, un artista del calcio
 
Il miglior tecnico?
Tale Lombardi, ex buralista postale. Giocò nel GC
 
Il peggiore?
Enea Masiero
 
Squadra del cuore?
Il Lugano
 
Meglio giocare o allenare?
Tutte e due
 
Miglior esperienza da allenatore?
A Mendrisio
 
Se le diciamo Udinese?
1983, partita amichevole da brividi
 
Lei marcò un certo Zico…
E segnò 5 reti…
 
Cosa le disse?
Dopo un’entrata ‘assassina’ del sottoscritto si girò e mi rimproverò bonariamente: “Amico, stai calmo, è solo una partita amichevole”.
 
Zico l’ha resa famoso
Era il Pelé bianco. Ancora oggi si parla di quella goleada
 
Il miglior calciatori di tutti i tempi?
Diego Armando Maradona
 
Giocatore svizzero più forte di sempre?
Alain Sutter
 
Un amico nel calcio?
Ernesto Indemini
 
Perché ha smesso?

Non mi misi d’accordo col club per il rinnovo
 
Il Lugano di oggi?
Eccezionale, però vorrei più ticinesi in squadra
 
Calcio e poi?
Ciclismo
 
Ambrì o Lugano?
HCAP
 
Idolo nello sport
Bernhard Russi e Roger Federer
 
Idolo nella vita
I miei genitori
 
La vita è…
Meravigliosa
 
La famiglia?
Determinante
 
Hobby?
Giardinaggio e passeggiate nella natura
 
Miglior attrice
Julia Roberts
 
Miglior attore
Charlie Sheen
 
Miglior cantante donna
Anggun
 
Miglior cantante uomo
Una band: gli Abba
 
Il film più bello?
‘Amici miei’, di Mario Monicelli
 
Scrittore preferito?
Ken Follett
 
Il libro
‘I pilastri del mondo’, di Ken Follett
 
Radio e TV preferiti
Radio DJ e RSI
 
A cena con…
Bernhard Russi
 
La donna più bella
Evelyne, la mia donna
 
Il sogno
La pace nel mondo
 
Il mondo è…
Mal gestito

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