Da mercoledì mattina un richiedente l'asilo siriano residente nel Canton Argovia è stato ascoltato dal Tribunale penale federale di Bellinzona (TPF). All'inizio del 2023 aveva minacciato di uccidere il personale del quotidiano satirico francese “Charlie Hebdo” su Facebook e tramite il modulo di contatto della testata per dissuaderlo dal pubblicare caricature di Maometto. L'udienza si è aperta in un “clima molto teso” secondo l'emittente romanda “RTS” che ha seguito il processo sul posto.
L'imputato ha attaccato il traduttore ufficiale, chiedendogli di dichiarare se era musulmano e ha inoltre minacciato il presidente della TPF di ritorsioni da parte di diversi paesi musulmani contro le autorità svizzere. Questa veemenza lo ha costretto a rimanere ammanettato durante l'udienza per motivi di sicurezza.
La corte ha ritenuto che l'imputato soffrisse di una grave schizofrenia paranoide e che il rischio di recidiva fosse elevato e ha concluso che non era responsabile delle sue azioni. Di conseguenza dovrà sottoporsi a terapie in ambiente chiuso e poi verrà espulso dalla Svizzera per cinque anni.