Sport, 12 maggio 2024

Lugano, che carattere: sbanca Berna e tiene ancora vivo il sogno

Ennesimo colpaccio stagionale dei bianconeri che ieri si sono imposti in casa dell'YB, tenendo ancora aperta la lotta per il titolo. E senza quel KO contro il San Gallo...

BERNA - Dovevate vedere le facce dei vari Spycher, Chapuisat e Von Bergen, massimi dirigenti di uno Young Boys che deve rimandare ad altra occasione i festeggiamenti per un titolo che dovrebbe comunque arrivare. Sì, perché il Lugano è andato a vincere, dopo 7 lunghi anni, al Wankdorf, conquistando tre punti che gli permettono di tornare momentaneamente al secondo posto (in attesa di San Gallo-Servette). Tre punti strameritati, va detto! I bianconeri hanno infatti giocato a viso aperto senza difendersi e soprattutto senza erigere barricate dopo il gol (decisivo) segnato dal bravo Doumbia nella fase iniziale del confronto. Complimenti insomma al Lugano, che può ancora sperare nel titolo, anche se sarà dura (-6 dalla vetta a tre giornate dal termine: serve una impresa). 


Primo tempo assolutamente controllato dal Lugano. Personalità, determinazione e intelligenza tattica,
queste le parole per definire la prestazione della squadra ospite al cospetto di uno Young Boys che appare contratto e nervoso. I gialloneri vogliono vincere a tutti i costi per avvicinarsi ulteriormente al loro quinto titolo in sei anni; i bianconeri per puntare dritto al secondo posto. Episodio chiave, almeno per i primi 45 minuti, al 12': bella punizione di Grgic e incornata vincente di Doumbia, che sorprende i difensori avversari! È il secondo gol stagionale del giocatore ivoriano, che alla fine risulterà uno dei migliori in campo. Lo Young Boys non si vede mai e alla voce “occasioni” si registra il nulla. 0-1, insomma: con la squadra di Croci Torti che sembra in grado di gestire al meglio il match.


E infatti nella ripresa, malgrado una certa pressione dei bernesi, i ticinesi tengono bene il confronto e non si fanno mai schiacciare. Vere e proprie occasioni i gialloneri non ne costruiscono e così, alla fine, il Lugano può mettere fine ad un lungo tabù che durava da 7 anni (11 sconfitte e, Mai, il giovane e rientrante Marques e, fino a quando è stato in campo, Bottani, che si è sacrificato per la squadra ed ha tenuto sapientemente palla quando era il caso.

BILL CASTELLI

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