AMBRÌ – Ormai di acqua sotto i ponti ne è passata. La qualificazione ai playin, il doppio derby col Lugano gettato alle ortiche, l’ultimo scontro col Bienne appartengono al passato. Un passato ancora recente, ma comunque un passato che non si può più cambiare e dalle parti della Gottardo Arena, dopo la festa di fine anno e i saluti di rito per i sicuri partenti, si sta lavorando alacremente per costruire il futuro prossimo. Un futuro che si spera porti in dote qualche soddisfazione in più, ovvero i playoff.
Quei playoff appena sfiorati, sognati, accarezzati ma che sono sfumati sul più bello. Per carità, il club aveva stabilito il suo obiettivo fin dalla passata estate, l’accesso ai playin, e quell’obiettivo è stato centrato, ma la fame vien mangiando e dopo aver visto giocare l’Ambrì alla grande per una buona parte della stagione – e per oltre 30’ in gara-1 dei playin col Lugano e aver impattato per 1-1 a Bienne – i tifosi biancoblù avevano assaporato il gusto della post season. Proprio quei tifosi che rispondendo al nostro sondaggio di qualche giorno fa, hanno avuto il merito di portare a galla i due volti veri del tifo.
Sì, perché se da una parte il sondaggio dice che il 52,9% dei votanti ritiene la stagione in qualche modo positiva – in diversi l’hanno considerata anche buona visto quanto fatto durante la Spengler e su tutto l’arco dell’annata sportiva – il 47,1% l’ha ritenuta non soddisfacente. E in questa votazione negativa non ha pesato molto il 4-0 sciupato contro il Lugano nel primo turno dei playin (il 14,7% dei voti), ma bensì la presenza di Cereda alla transenna anche per l’anno prossimo.
Ben il 32,5% dei votanti, infatti, hanno ritenuto l’annata negativa, chiedendo di cambiare l’head coach, perché l’obiettivo dell’HCAP devono essere i playoff. Numeri che fanno riflettere e che mettono in discussione uno dei capisaldi della società leventinese, ovvero l’allenatore, che col DS Paolo Duca forma una coppia affiatata e che ha prodotto anche buoni risultati in tutti questi anni.
Dalle parti della Gottardo Arena, insomma, c’è da lavorare e anche intensamente per provare a esaudire le richieste e le speranze dei tifosi. Se poi Cereda resterà o meno sulla sua panchina, questo lo vedremo presto…