L'informazione pubblicata settimana scorsa sul “Quotidien Jurassien” potrebbe sembrare un pesce d'aprile. Tuttavia non si tratta di uno scherzo e la persona interessata non dovrebbe riderci sopra. Un francese residente da dieci anni a Epauvillers, nel comune giurassiano di Clos du Doubs, si è visto rifiutare la cittadinanza svizzera con 13 voti contrari, 11 favorevoli e 6 astensioni durante l'assemblea comunale di mercoledì 27 marzo.
L'uomo è un cinquantenne francese, che era in attesa di essere naturalizzato dopo aver ricevuto un preavviso favorevole dal Municipio del suo Comune e dal Cantone. Due suoi connazionali, che avevano richiesto anche loro il passaporto svizzero, hanno ottenuto il sostegno unanime dell'assemblea quella sera stessa. Ma la maggioranza ritiene che il parigino non sia sufficientemente integrato e non rispetti le regole.
Egli è accusato, tra l'altro, di aver disturbato la quiete pubblica utilizzando più volte il suo tosaerba durante i giorni festivi. Per giustificare il loro rifiuto, altri cittadini ritenevano che la sua casa fosse in costruzione da troppo tempo o che il candidato non fosse sufficientemente presente nel villaggio. Il sindaco Jean-Paul Lachat non ci può credere. Si rammarica di questo risultato “mentre il comune di Clos du Doubs vuole dare un'immagine accogliente per attirare nuovi residenti”, si legge sul giornale.
L'eletto, che sostiene di non essersi mai trovato di fronte ad una situazione del genere, ha tentato invano di richiamare la procedura di naturalizzazione: viene effettuata dal Cantone poi, se ci sono le condizioni, la pratica viene trasmessa al Comune.