LUGANO – Lugano-Friborgo 1-4, è il risultato maturato ieri sera sotto le volte della Cornèr Arena. I burgundi ora sono in vantaggio per 2-0 nella serie. Certo, nell’hockey tutto può succedere, tutto può cambiare anche con un singolo episodio – e anche nel recente passato ne abbiamo avuto la controprova – ma in questo momento il futuro prossimo dei bianconeri sembrerebbe segnato. Troppo più squadra, troppo più verticale, troppo più veloce… insomma, troppo più forte questo Friborgo rispetto a un Lugano che sembra lontano parente di quello che durante la regular season era riuscito spesso e volentieri a ingabbiare i Dragoni, andando anche a vincere alla BCF Arena.
Già, la BCF Arena, dove domani si giocherà gara-3 e dove i bianconeri dovranno tentare di fare l’impresa, per provare a tenere viva una serie che sembra già delinearsi verso un comodo passaggio del turno dei burgundi. Questo è il verdetto che le prime due sfide del quarto di finale hanno emanato, non solo perché sono i due risultati a dirlo (6-2 e 4-1 in favore del Friborgo), ma soprattutto per quello che si è visto sul ghiaccio.
Fatta eccezione per un po’ di malasorte avuta ieri sera dai ragazzi di Gianinazzi, capaci di cogliere pali a profusione nel primo tempo, i 60’ di gara-2 hanno messo in evidenza come il Friborgo al momento sia più forte in ogni settore: tra i pali, in 5 contro 5, negli special teams (ancora una volta il powerplay bianconero ha fatto cilecca), nel gioco, alla voce stranieri, in quella degli svizzeri e anche alla transenna. I Dragoni riescono a giocare in modo rapido, lucido ed efficace in verticale, mentre il Lugano risulta sempre troppo prevedibile, col classico disco giocato lungo le balaustre, col classico passaggio all’indietro una volta entrati nel terzo o nella costruzione del powerplay, rendendo la vita facile ai propri avversari.
Anche la terribile prima linea Carr-Thürkauf-Joly sembra aver finito la benzina, sembra povera di cattiveria nei check, per non parlare nello slot, dove i bianconeri non riescono finora a cavare un ragno dal buco. Se il Lugano non vuole salutare la stagione già venerdì dovrà cambiare qualcosa, sia in fatto di uomini – inserendo ad esempio Schlegel in porta, schierando così uno straniero di movimento in più e, perché no, mischiando un po’ le linee – sia in fatto di attitudine e di gioco. Altrimenti… altrimenti da venerdì sera in poi il solo pensiero della truppa di Gianinazzi saranno le vacanze.