Contro la penuria di alloggi, un gruppo di politici, provenienti dalle fila dell'UDC, del PLR e dei Verdi liberali ha dato questa settimana un primo sostegno favorevole ad un'iniziativa parlamentare che mira a abolire le dimensioni minime delle stanze durante la costruzione di nuove abitazioni.
Oggi, nel Canton Zurigo, affinché uno spazio possa essere considerato una stanza, il limite inferiore deve essere di 10 m2 con un'altezza minima di 2,30 m. I sostenitori del testo affermano di voler incoraggiare nuove costruzioni abbattendo le barriere amministrative. La sinistra teme che i costruttori possano affittare appartamenti mediocri a prezzi esorbitanti. Le norme che disciplinano queste superfici al momento della costruzione variano a seconda dei Cantoni, ma se l'iniziativa zurighese fosse accettata, altri cantoni potrebbero seguire l'esempio.
Tale misura viene discussa anche a Ginevra, dove una stanza deve essere di almeno 9 m2. Christian Dandrès, consigliere nazionale (PS) e avvocato presso Asloca Ginevra, tiene a sottolineare a “20 minutes” che un appartamento è uno “spazio abitativo” che deve essere sufficientemente spazioso e di alta qualità per essere considerato “decente”. Anche se le regole a Ginevra non sono cambiate, l'eletto parla già di promotori che flirtano con il minimo legale. “Nel nuovo quartiere Étang di Vernier abbiamo visto appartamenti di 5 locali (ndr: Ginevra, quindi cucina inclusa) affittati per più di 2500 franchi. anche se sono inferiori a 70 m2.”