Svizzera, 22 ottobre 2023

Elezioni federali: avanza l'UDC mentre crollano i partiti ecologisti. In Ticino tutto come prima

Le elezioni federali del 2023 hanno sorriso all'UDC, mentre i partiti ecologisti, Verdi e Verdi liberali, registrano un crollo dei consensi. Cambiamenti minimi negli altri tre partiti. Si può riassumere così la situazione a spoglio quasi ultimato la tornata elettorale di oggi. Stando alle ultime proiezioni SSR, rese note alle 18, l'UDC guadagnerebbe 8 seggi al Consiglio nazionale, passando da 53 a 61 seggi, il PS ne conquista 1 (40 in totale), il Centro passa a +2 (30), il PLR resta a 29 mentre, come detto, arretrano Verdi (-6, 22 in totale) e Verdi liberali (-5, 11). Scompaiono i partiti di sinistra POP/Ensemble a gauche che perdono i loro due seggi e fa il suo ritorno il partito ginevrino Mouvement des Citoyens (MCG) che conquista due posti in Consiglio nazionale. In diversi cantoni lo spoglio è ancora in corso e quindi ci potrebbero essere ancora cambiamenti.



Per quanto riguarda il canton Ticino, la situazione rimane invariata rispetto al 2019. PLR e Centro mantengono i loro due seggi, mentre Lega, UDC, PS e Verdi ne mantengono ognuno uno. Al Consiglio degli Stati il candidato Lega/UDC Marco Chiesa arriva in testa con il 36,9% dei voti, segue il candidato del Centro Fabio Regazzi con il 28,6%, al terzo posto il PLR Alex Farinelli (26,26%), Greta Gysin (Verdi, 21,42%), Bruno Storni (PS, 19,23%) e chiude Amelia Mirante di Ticino&Lavoro/Avanti (13,48%). Gli altri candidati non hanno raggiunto la soglia del 5% e non possono quindi accedere al secondo turno.

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