Il Parco del Laveggio, un parco diffuso lungo il fiume, che da Stabio arriva fino a Riva San Vitale, è ora realtà; è stato infatti inaugurato ufficialmente domenica scorsa, 8 ottobre, alla presenza di oltre tremila persone che hanno partecipato a tutta una serie di attività (come spettacoli teatrali, visite guidate, voli in mongolfiera e pedalò sul lago) organizzate proprio per celebrarne l’apertura. Si tratta di un progetto nato dal basso, grazie all’impegno dell’associazione Cittadini per il territorio - la stessa che nel 2012 aveva promosso la petizione “Restituiamo Valera all’agricoltura” raccogliendo quasi 7 mila firme - e sostenuto dalle istituzioni, come ha testimoniato la presenza alla cerimonia ufficiale, tenutasi a Capolago, del Direttore del Dipartimento del territorio, Claudio Zali e dei sindaci di Stabio, Mendrisio e Riva San Vitale. In occasione dell’inaugurazione sono stati presentati alla popolazione i primi interventi effettuati per valorizzare il Parco del Laveggio, reso ora più accessibile e più attrattivo. Inoltre, grazie a donazioni, al lavoro delle scuole e dei volontari, sono stati rimossi i rifiuti, piantati alberi, cespugli e aiuole fiorite, mentre sono state contenute le specie vegetali invasive. I lavori però non finiscono qui: in futuro si procederà con una rinaturazione, con la messa in sicurezza della foce di Riva San Vitale e con la riqualifica del comparto di Valera che consentirà di restituire al Mendrisiotto il suo polmone verde.
Il Parco del Laveggio
Sono stati risistemati, in particolare, i sentieri già esistenti e ne sono stati costruiti di nuovi. È stato anche posato un nuovo sovrappasso in area Penate, come pure panchine e una segnaletica ad hoc e, non da ultimo, oggi si può fruire di un percorso didattico. Sono stati inoltre valorizzati biotopi lungo il Laveggio e nei Comuni di Stabio e Mendrisio che hanno portato il Parco del Laveggio al suo attuale assetto.
Claudio Zali: “Una visione a vantaggio dell’ambiente e della popolazione”
“All’associazione Cittadini per il territorio va sicuramente riconosciuta la lungimiranza e la tenacia nel portare avanti una visione che ha posto e pone al centro il paesaggio, la natura e l’uso responsabile delle risorse naturali, a vantaggio del benessere dell’ambiente e della popolazione” - ha sottolineato il Consigliere di Stato
Claudio Zali, precisando che “in questo senso un plauso va anche ai Comuni della regione che si stanno adoperando nel corso del tempo nelle attività di recupero e di valorizzazione di quest’area. Il Cantone” – ha aggiunto il ministro leghista – “ha sostenuto fin dall’inizio le proposte che sono state formulate e ha fornito il suo contributo a diversi progetti e opere”.
Un progetto nato dal basso
Il progetto di Parco del Laveggio vede coinvolti, come detto, oltre ai Cittadini per il territorio in qualità di promotori, anche i Comuni. Dal canto suo, il Cantone ha stanziato un credito di oltre 450 mila franchi per la realizzazione del percorso lungo il Laveggio nel 2022.
Il comparto di Valera
Nell’ambito delle attività promosse in occasione dell’inaugurazione del Parco del Laveggio, i cittadini hanno potuto assistere a una presentazione a cura del DT relativa alla riqualifica del comparto di Valera, il cui Piano di utilizzazione cantonale (PUC) è stato elaborato allo scopo di recuperare vaste superfici agricole e valorizzare il fiume. A questo proposito, il Gran Consiglio, il 20 settembre del 2022 aveva approvato il PUC Valera quasi all’unanimità (76 sì, 1 solo no e 1 astenuto), concedendo un credito d’investimento pari a circa 17 milioni di franchi. Un risultato, questo, scaturito in gran parte dal lavoro compiuto dal gran consigliere leghista Stefano Tonini che, in qualità di co-relatore, aveva allestito il rapporto relativo al messaggio del DT - che la Commissione ambiente, territorio ed energia ha successivamente sottoscritto – adoperandosi, dunque, fin da subito affinché venisse finalmente evaso, dopo che il dossier era stato per lungo tempo fermo in Parlamento.
*Dal MDD
