L’aumento dei prezzi preoccupa la popolazione. È quanto emerge da un sondaggio rappresentativo condotto dal sito comparis.ch secondo il quale, in agosto 2023, il 28% degli intervistati si aspettava un peggioramento della propria situazione finanziaria rispetto al 2022. I motivi più frequentemente citati sono l’aumento dei premi di cassa malati (65%) e il rincaro di affitti e tassi ipotecari (47%).
Rispetto agli uomini (23%) e alle economie domestiche con un reddito mensile elevato superiore a 8’000 franchi (16%), ad attendersi un peggioramento della propria situazione finanziaria rispetto al 2022 sono soprattutto le donne (31%), le economie domestiche con un reddito lordo basso fino a 4’000 franchi (38%) e le economie domestiche con un reddito medio compreso tra i 4’000 gli 8’000 franchi.
Secondo Comparis, la regione linguistica che si aspetta più difficoltà è la Svizzera italiana dove il 39% delle persone intervistate ha dichiarato di avere difficoltà a arrivare a fine mese. Nella Svizzera francese e in quella tedesca la percentuale è del 19%.
Situazione più difficile anche per chi vive in campagna, dove il 25% della popolazione riporta avere difficoltà finanziarie mentre nelle città negli agglomerati urbani, la percentuale è nettamente inferiore − rispettivamente del 18 e del 17%. “Questo è in parte in contrasto con il dibattito mediatico sul rincaro dei prezzi delle abitazioni nei centri città”, dichiara l’esperto di Comparis Michael Kuhn.
Per mitigare le ristrettezze finanziarie, gli intervistati rinuncerebbero soprattutto a spese inutili e acquisti spontanei (71%). Di conseguenza sarebbero disposti ad adottare un comportamento di acquisto più consapevole dal punto di vista finanziario: il 52% confronterebbe attentamente i prezzi dei vari offerenti e opterebbe per l’offerta più conveniente, mentre il 50% fa acquisti presso i supermercati discount o all'estero.Nella Svizzera italiana, un numero significativamente maggiore di intervistati (60%) dichiara di fare acquisti all’estero in caso di difficoltà finanziarie (in tutta la Svizzera il 25%, nella Svizzera francese il 28% e nella Svizzera tedesca il 22%).