LONDRA (Gbr) – Zlatan Ibrahimovic è sempre stato un calciatore fortissimo e un personaggio del tutto particolare. E ancora oggi, appesi gli scarpini al chiodo, non indietreggia di un millimetro, neanche durante un’intervista rilasciata a Piers Morgan, che uscirà integralmente soltanto giovedì. Le prime anticipazioni, in ogni caso, lasciano intuire quali saranno i toni della chiacchierata: “Se vuoi giocare col fuoco, io ti porterò il fuoco, ma ti brucerai – ha esordito Ibra a una domanda introduttiva nella quale gli viene chiesto se sarà davvero se stesso – Quando dico che sono Dio, pensi che stia scherzando o no? Non sto scherzando”.
Zlatan non si è certo fermato qui: “Io un cattivo in un film di James Bond? Lo schiaccerei, però sono molto costoso, non lavoro gratis”.
L’ex attaccante di Malmö, Ajax, Juventus, Inter, Barcellona, Milan, PSG, United e Los Angeles Galaxy è tornato a parlare del suo rapporto con Pep Guardiola: “La prima volta che lo incontrai mi disse: ‘Ricordati che i giocatori qui al Barcellona, non si presentano in Ferrari’. Io allora mi presentai con la mia ca**o di Ferrari”.
Ibra si è raccontato senza freni – “chi pensa che segnare un gol sia meglio del sesso ha un problema col sesso e deve farsi aiutare”, oppure “io non faccio provini, sono il migliore e basta” – per poi dedicare un pensiero a Mino Raiola: “È stata una grande perdita, non era solo un agente, era tutto per me. Mi manca ancora, manca a tutti”.