Anche i comuni di Lugano e Locano, dopo Tresa, non distribuiranno la tanto discussa l’agenda scolastica 2023/24 del DECS. Per quanto riguarda Lugano la decisione è stata presa stamattina dal Municipio e tocca circa 500 allievi di quinta elementare. Per il capodicastero Lorenzo Quadri, i docenti non sarebbero pronti ad affrontare il tema gender con gli allievi a cui l'agenda dedica due pagine.
Per quanto riguarda Locarno, la città lascerà ogni famiglia libera di scegliere se dare o meno l'agenda scolastica ai loro figli. “Non ci saranno censure né imposizioni”, ha riferito il vicesindaco di Locarno e capodicastero educazione Giuseppe Cotti a Ticinonews. La decisione di Bellinzona e Chiasso è invece attesa nei prossimi giorni.