Svizzera, 23 agosto 2023

Innamoratosi online perde 300'000 franchi, subisce un infarto e finisce condannato

Ha dell'incredibile la vicenda accaduta a un sessantenne vallesano, rimasto vittima di una truffa. Convinto di intrattenere una relazione amorosa online, in realtà ha pagato 300'000 franchi a un delinquente, prima di subire un infarto e essere condannato per riciclaggio di denaro. Nonostante l'accaduto, l'uomo continua a credere nella sua storia d'amore.

Secondo il quotidiano vallesano “Le Nouvelliste” l'uomo è stato derubato di 300'000 franchi per una vera e propria truffa. Dal 2017, la presunta innamorata, di nome "Isabelle", incontrata su Internet, gli ha fatto credere in una storia d'amore. Innanzitutto accetta di pagarle 500 franchi al mese tramite una carta prepagata. Prima di pagare 20'000 franchi di compenso a un finto avvocato incaricato di gestire il patrimonio di un hotel fittizio.

L'uomo paga altri 6000 franchi per facilitare l'arrivo a Parigi della presunta sorella cinese della sua amante digitale, la quale, “purtroppo” è stata arrestata in Francia perché trasportava droghe non autorizzate. Motivo per cui l'uomo versa i soldi per aiutarla nella sua "liberazione".

Entra in scena un secondo avvocato, Barré de Caen, che lo incoraggia a pagargli 13'000 franchi. Il sessantenne a questo punto è al verde e chiede un prestito alla sua banca. Vista la situazione sospetta, gli ha poi consigliato di avvisare la polizia, cosa che il malcapitato fa.

Dopo aver condotto le indagini, le autorità confermano la truffa. Il numero di telefono dell'avvocato improvvisato proviene dalla Costa d'Avorio, anche se in Francia esiste un avvocato con lo stesso nome. L'inganno purtroppo è chiaro, gli occhi azzurri di Isabelle sono solo un'illusione.



Devastato da questa rivelazione, il vallesano subisce allora un infarto. Ma non è alla fine dei suoi guai. Ora è indagato per riciclaggio di denaro. Perché oltre ai suoi numerosi contributi finanziari, ha accettato di ricevere sul suo conto anche del denaro per l'eredità promessa. Ma le somme in realtà sono state prelevate ad altre vittime.

In un primo momento, il pubblico ministero vallesano non ha condannato il sessantenne. Le autorità non sono riuscite a catturare il truffatore e hanno ritenuto che la sua sfortunata vittima avesse ricevuto la sua dose di punizione. Ma l'uomo non sembra aver imparato la lezione e ha continuato a fare da intermediario e crede ancora oggi nella sua “relazione”.

Il quotidiano vallesano parla di circa 250'000 franchi ricevuti sul suo conto. Queste somme provengono da altre vittime residenti in Canada, Francia, Germania e Italia. L'uomo ha poi trasferito il denaro riciclato su un conto all’estero.

La giustizia vallesana è stata quindi più severa di fronte alla mancanza di lucidità del sessantenne. Quest'estate ha infine condannato il sessantenne a 180 aliquote giornaliere con sospensione della pena e a 2000 franchi di multa per riciclaggio di denaro. Solo una vittima d'oltreoceano è riuscita a rivedere parte dei suoi risparmi. Da parte sua, il vallesano è ancora in contatto con il truffatore, che considera ancora “Isabelle”.

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