Una cittadina nigeriana di 34 anni è stata condannata lunedì a Losanna per traffico di esseri umani e riciclaggio di denaro per aver gestito un giro clandestino di prostitute provenienti dal suo paese. L'imputata si coordinava con la sua famiglia in patria per mettere in viaggio donne molto giovani, spesso minorenni, e spedirle in Europa dopo un viaggio spesso traumatico.
Venivano poi costrette a prostituirsi, minacciate di rappresaglie contro le loro famiglie e sottoposte a un rituale religioso in cui venivano minacciate la morte in caso di disobbedienza. Le donne dovevano poi versare gran parte del loro reddito alla 34enne, con la giustificazione di ripagare spese di viaggio arbitrariamente inflazionate.
L'imputata è stata scoperta dopo che tre vittime hanno sporto denuncia, un fatto raro in questo campo, riporta “24 heures”. Il secondo fatto raro è che la 34enne ha ammesso i fatti e il danno causato, ed è stata quindi processata con una procedura semplificata.
L'ammissione dei fatti e il fatto che l'imputata era stata lei stessa una protistuta con un vissuto simile alle vittime è stato preso in considerazione per attenuare la pena di Gladys, che è di 4 anni e 6 mesi di prigione e una multa di 180 aliquote giornaliere a 30 franchi, oltre all'espulsione dalla Svizzera per dieci anni. Dovrà inoltre pagare 50'000 franchi di danni morali a ciascuna delle vittime, oltre a danni economici, insieme al marito, suo complice, che sarà processato separatamente.