BERNA – A distanza di 12 mesi, questa volta Berna è amaro per il Lugano. Nonostante un super secondo tempo, nonostante una grande prestazione nella ripresa e nonostante le reti di Bottani e Steffen, i bianconeri questa volta non sono riusciti a portare in Ticino la Coppa Svizzera: a trionfare, tra le mura amiche, è stato l’YB che si è imposto per 3-2.
Il Lugano ha patito in maniera importante il sintetico del Wankdorf a inizio partita, così come il ritmo e la fisicità dei campioni svizzeri che hanno davvero messo in difficoltà i ragazzi di Croci-Torti che alla fine non sono riusciti a reggere la forza della truppa di Wichy, incassando l’1-0 di Nsame su calcio d’angolo e il 2-0 (che forse ha deciso la sfida) in pieno recupero, ancora per mano dell’attaccante bernese, bravo a sfruttare un grave errore di Saipi.
Peccato, decisamente peccato, perché il Lugano nel secondo tempo ha guardato l’YB negli occhi, l’ha sfidato, facendo la partita dal primo all’ultimo minuto, mettendo all’angolo i gialloneri, trovando l’1-2 con Bottani, appena uscito dalla panchina, e creando almeno un paio di grosse occasioni per impattare la sfida. Ma come spesso capita nel calcio, allo Young Boys è bastato un contropiede, nei minuti finali, per chiudere quasi del tutto la partita: Elia, infatti, ha siglato il 3-1, precedendo di pochi istanti il sinistro chirurgico di Steffen che siglando il 3-2 ha ridato animo e fiducia ai suoi.
Ma neanche il recupero ha permesso al Lugano di trovare la clamorosa rimonta e così, al triplice fischio finale, i bianconeri sono usciti sconfitti, ma a testa alta e tra gli applausi scroscianti degli 11'000 tifosi luganesi giunti a Berna. Una cosa però è chiara: questo Lugano può giocarsela alla pari con tutti in Svizzera.