Svizzera, 26 maggio 2023

Pubblicità nelle bucalettere, la Posta denunciata da un'associazione di consumatori

La Posta ci tiene che i postini possano inserire della pubblicità dei volantini nelle bucalettere. Il gigante giallo ha infatti inviato una lettera a 300'000 svizzeri con un login all'ufficio postale, invitandoli a rimuovere l'adesivo "No pubblicità" e a dare il loro benestare a ricevere materiale pubblicitario. L'argomento principale: La Posta promette che gli sconti offerti nelle pubblicità possono fare risparmiare fino a 2548 franchi all'anno. E c'è anche un concorso: se si cambia idea e si accetta la pubblicità, si può partecipare all'estrazione di "un premio del valore di 2'600 franchi", si legge sul sito web della Posta.

Ma questo approccio infastidisce alcuni. La Federazione romanda dei consumatori (FRC) ha infatti presentato una denuncia contro La Posta alla Commissione svizzera per la correttezza, ha annunciato. Questa istituzione privata riceve e giudica i reclami sulla pubblicità e può formulare raccomandazioni alle aziende, ma non può punirle o costringerle a cambiare le loro pratiche.



"L'energia impiegata per colpire deliberatamente le persone che rifiutano la pubblicità è sorprendente. Abbiamo il diritto di aspettarci che un'azienda pubblica mostri un po' più di considerazione per le scelte dei consumatori", scrive la FRC. "Ad oggi non siamo a conoscenza di reclami", afferma da parte sua La Posta, aggiungendo che porterà la sua posizione direttamente alla Commissione.

Per quanto riguarda il rimprovero di scarsa considerazione, La Posta lo contesta: se una persona appone l'adesivo per dire no alla pubblicità, "ovviamente La Posta lo rispetta". Tuttavia, cita persone che hanno "ereditato" da precedenti inquilini una cassetta delle lettere su cui è stato apposto l'adesivo, ma che sarebbero dispost ricevere materiale pubblicitario.

Per La Posta, la pubblicità non è una questione di poco conto: "circa 500 posti di lavoro a tempo pieno dipendono dagli invii pubblicitari", afferma la portavoce Nathalie Dérobert, aggiungendo che "quasi la metà del volume degli invii trattati è costituita da invii non indirizzati, la maggior parte dei quali è costituita da pubblicità. Essi contribuiscono quindi a finanziare il servizio universale".

Guarda anche 

Il postino in futuro arriverà meno spesso e meno lontano

Nel linguaggio aziendale si parla di “maggiore flessibilità nella distribuzione”. Tradotto ciò significa che in futuro il postino verrà m...
15.06.2024
Svizzera

Il Consiglio federale condivide la “desertificazione postale”?

L'annuncio, da parte della Posta, della chiusura di 170 filiali ha spinto il Consigliere nazionale Lorenzo Quadri a inoltrare un'interrogazione al Consiglio feder...
30.05.2024
Svizzera

Swisscom promette lo streaming gratutito, ma poi lo fa pagare

“Ottieni Blue Sport gratis per 3 mesi.” Oppure: “60 giorni di streaming gratis su Disney+, Sky Cinema e Paramount+”. Sono alcune delle offerte che...
02.05.2024
Svizzera

Rocco Siffredi denunciato da una giornalista: “Molestata dopo l’intervista”

ROMA (Italia) – Mentre la serie tv liberamente ispirata alla sua vita, ‘Supersex’, sta spopolando su ‘Netflix’, qualche nuvolone nero si sta...
25.03.2024
Magazine

Informativa sulla Privacy

Utilizziamo i cookie perché il sito funzioni correttamente e per fornirti continuamente la migliore esperienza di navigazione possibile, nonché per eseguire analisi sull'utilizzo del nostro sito web.

Ti invitiamo a leggere la nostra Informativa sulla privacy .

Cliccando su - Accetto - confermi che sei d'accordo con la nostra Informativa sulla privacy e sull'utilizzo di cookies nel sito.

Accetto
Rifiuto