Lo scorso ottobre, un vedovo si era rivolto alla Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) perchè si riteneva discriminato rispetto alle vedove. La CEDU gli aveva dato ragione e aveva condannato la Svizzera per discriminazione nei confronti dei vedovi. L'uomo di 70 anni, che da dieci anni si era battuto per ricevere la pensione di vedovo, ha quindi obbligato la Svizzera ad adeguare la propria legge. Come rivela il "Tages-Anzeiger" le due parti non hanno raggiunto un accordo e il 70enne si dice pronto a denunciare nuovamente la Svizzera.
Oltre al pagamento retroattivo della rendita, il vedovo chiedeva prestazioni supplementari, in particolare l'esenzione dal pagamento del canone radiotelevisivo. Ma l'Ufficio federale di giustizia (UFG) vuole pagare solo le pensioni e gli interessi del 5% sugli arretrati, per un totale di 93'460 franchi svizzeri.
L'UFG ha inoltre chiesto al Tribunale federale di "archiviare la procedura di revisione in quanto movente". In altre parole, il denaro sarà pagato e il caso sarà chiuso. Se il Tribunale federale seguirà l'UFG, "si tratterebbe di una nuova violazione della Convenzione dei diritti dell'uomo, contro la quale dovrò presentare un nuovo ricorso alla CEDU, perché la Svizzera non avrebbe rispettato la sentenza che la vincola", conclude il pensionato.