Nel 2022 la Banca nazionale svizzera ha registrato perdite per oltre un centinaio di miliardi. Una delle conseguenze di queste perdite è che, per l'anno 2023 ma verosimilmente anche per gli anni a venire, non ci sarà nessuna distribuzione degli utili ai cantoni. Per il Consigliere nazionale Lorenzo Quadri questi mancati versamenti dovranno essere garantiti dalla Confederazione, in modo da non mettere in difficoltà i cantoni. In tal senso il deputato leghista ha presentato una mozione al Consigliomfederale. "Il rischio – scrive Quadri è che i Cantoni, per compensare la mancata entrata, specialmente se tale situazione si protrarrà sull’arco di anni, decidano aggravi fiscali – o aumenti delle tasse causali – a carico dei cittadini, già confrontati con gli aumenti dei prezzi e l’esplosione dei premi di cassa malati".
Secondo Quadri il contributo minimo della BNS quando l'utile lo permette, di 1,3 miliardi deve essere garantito, somma che verrebbe versata risparmiando nei settori dell'asilo e degli aiuti all'estero. "E’ quindi necessario che il CF federale riduca la spesa di pertinenza dell’asilo – applicando finalmente politiche migratorie più restrittive e disincentivanti – e gli aiuti all’estero fino a conseguimento di tale importo, che verrà poi distribuito ai Cantoni per compensare i mancati versamenti della BNS".