Sport, 06 marzo 2023

Fermato da Sio e dal VAR: al Lugano manca l’ultimo passo per diventare grande

L’ennesimo pareggio tiene i bianconeri ancorati al quarto posto, ma non permette a Sabbatini e compagni mancano nuovamente l’assalto al San Gallo e al Servette

SION – Se non sente l’odore della Coppa, questo Lugano non sa più vincere. Il quarto pareggio consecutivo ha lo stesso gusto amaro di quello ottenuto settimana scorsa in casa contro il Basilea. Sì perché a distanza di quattro giorni dalla vittoria maturata a Sion in Coppa svizzera, questa volta Sabbatini e compagni sono stati bloccati dagli stessi vallesani, nonostante una buona prova, nonostante le tante e clamorose occasioni da rete avute: senza Celar, questa è l’impressione, lì davanti la truppa bianconera fa davvero fatica.
 
 
A tenere il conto delle opportunità avute e sciupate dalle parti di Lindner si rischia di perdersi, a dimostrazione che il Sion è davvero poca roba, nonostante Costantin nuovamente in panchina e un Balotelli in campo, con diversi kg di troppo, sostituito nella pausa. Sarà un caso ma, appena l’ex attaccante della nazionale italiana è stato sostituito, i biancorossi si sono almeno in parte ritrovati, pareggiando la rete iniziale di Doumbia con la capocciata di Sio, su assist dell’ex di giornata, Ziegler. 

 
 
E il Lugano? Il Lugano, così come nel primo tempo, ha continuato a costruire e distruggere, a portarsi dalle parti dell’estremo difensore di casa e a sciupare. Almeno fino all’86’ quando Aliseda ha davvero illuso tutti, trovando il modo di siglare l’1-2, prima che la VAR intervenisse per decretare il fuorigioco del fantasista luganese.
 
 
“Sono orgoglioso della mia squadra”, ha detto giustamente Croci-Torti, perché il Lugano in ogni caso al momento è quarto in classifica, in zona Europa, con 8 punti di vantaggio sulla zona calda, ma a conti fatti tra Basilea e Sion alla sua truppa mancano 4 punti pesantissimi, persi per strada per mancanza di lucidità, freddezza e malizia. Insomma… c’è ancora da crescere.

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