RAPPERSWIL – Dopo quattro vittorie filate, il Lugano è tornato a riassaporare l’amaro gusto della sconfitta al termine di un match in cui non ha giocato male, ma durante il quale è stato trafitto ogni qualvolta si è ritrovato con l’uomo in meno. Il Rapperswil, che giungeva alla sfida di ieri sera con 7 vittorie nelle ultime 8 partite e che non scendeva in pista da una settimana, ha infatti chiuso la contesa con uno strepitoso 100% di realizzazione alla voce power play.
I bianconeri ci hanno provato, hanno rialzato la testa per ben tre volte, trovando il pareggio una volta con Connolly, una seconda volta con un ispirato Marco Müller e una terza con Luca Fazzini, rete quest’ultima annullata poi dopo revisione video per un’invasione di area di porta da parte di Josephs. Ma poi, nonostante alcune belle e importanti parate di Schlegel e alcuni occasioni ben costruite in fase offensiva, i sottocenerini hanno dovuto alzare bandiera bianca nei confronti dei sangallesi, assolutamente cinici con l’uomo in più.
Cervenka (due volte), Noreau e Schroeder, infatti, non hanno lasciato scampo agli uomini di Gianinazzi, prima che Moy depositasse nella porta vuota il definitivo 5-2. Un 5-2 che non fotografa appieno la sfida tra due delle squadre più in forma del momento, dal momento che l’incontro è stato equilibrato e deciso dai dettagli… quei dettagli che, però, hanno rimesso il Lugano in una situazione di difficoltà. +1 sull’Ambrì a pari partite giocate, col Langnau a -3 e con le altre squadre al momento qualificate ai pre playoff staccate di 4 lunghezze: insomma, da qui alla fine, dalle parti del Ceresio bisognerà giocare e lottare col coltello tra i denti per tutte le partite.