Svizzera, 15 gennaio 2023

Il capo della comunicazione di Berset passava informazioni confidenziali alla stampa

In numerose occasioni durante la pandemia di Covid, la stampa svizzerotedesca, in particolare il Blick, era a conoscenza delle decisioni del Consiglio federale ancor prima che questi si riunisse per discuterle e annunciarle in conferenze stampa. Ora si sa chi c'era dietro le fughe di notizie: l'ex capo della comunicazione di Alain Berset, Peter Lauener (accanto a Berset nella foto). Lo ha riferito sabato la Schweiz am Wochenende.

Il giornale ha potuto accedere a verbali di interrogatorio e a e-mail che provano l'esistenza di ripetuti contatti tra il capo della comunicazione e l'amministratore delegato di Ringier (editore del Blick) Marc Walder. Questo è stato scoperto dal procuratore speciale Peter Marti durante le indagini sul caso Crypto, in cui Peter Lauener è già sospettato di violazione del segreto d'ufficio. A seguito del contenuto di queste e-mail, Peter Lauener, Marc Walder e lo stesso Alain Berset sono stati interrogati, quest'ultimo per sei ore.

Secondo Schweiz am Wochenende, Marc Walder ha dichiarato di aver avuto contatti settimanali con Peter Lauener mentre erano in vigore le restrizioni Covid. Alain Berset, nell'interrogatorio, avrebbe confermato i “buoni rapporti” con Marc Walder, oltre che con altri editori. Peter Marti voleva sapere se Ringier lo avesse pagato per l'invio di informazioni riservate. Berset avrebbe risposto che ciò era "inimmaginabile" e che "ovviamente" non esisteva alcun accordo del genere.




Secondo Berset, la gestione delle informazioni riservate è "regolamentata in modo preciso". L'invio di tali informazioni è "semplicemente non consentito". Peter Marti avrebbe letto alcune e-mail di Peter Lauener al Ministro della Salute. Ma Alain Berset avrebbe reagito dicendo di non poter giudicare se le informazioni fossero effettivamente riservate.

Il friborghese ha confermato che le numerose fughe di notizie sulla stampa sono un grosso problema e che questo lo ha messo sotto pressione. "Mi ha dato fastidio, lo staff lo sa e in parte ha portato anche a minacce brutali contro la mia famiglia", ha detto.

Alain Berset sarebbe stato interrogato anche a proposito di una giornalista del SonntagsBlick e gli sarebbero stati chiesti dei contatti con lei. "Non sto facendo una dichiarazione. Mi trovo in una situazione di disagio, perché non so perché questo argomento venga sollevato. Non voglio nemmeno rendermi punibile", ha dichiarato il Consigliere federale.


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