Sport, 13 dicembre 2022

Fra il serio e il faceto, i voti ai protagonisti della settimana mondiale

LUGANO - RONALDO: la sua squadra stravince contro la tremebonda Svizzera e a fine gara, come è giusto che sia, esulta in campo. E lui che fa? Prende e se ne va negli spogliatoi. Niente di sorprendente: che CR7 sia un egoista ed un egocentrico è risaputo. Se le luci della ribalta non lo illuminano, l’ex attaccante del Manchester United si defila. E intanto Fernando Santos, CT lusitano, getta acqua sul fuoco: “Non l’ho lasciato in panchina per punizione, è stata una scelta strategica”. Pinocchio. Voto (ad entrambi): 3.5


SPIRITO: “Inutile parlare di moduli o sistemi, non eravamo pronti a questa sfida”. Suonano più o meno così le parole del CT rossocrociato Murat Yakin nella conferenza stampa svizzera del giorno dopo il tracollo contro i portoghesi. Va bene: ma allora a chi tocca preparare i giocatori? Forse al magazziniere o al fisioterapista? Yakin ha toppato, in barba a coloro che lo avevano definito un grande stratega nei talk show di casa nostra. Flop. Voto: 3


TRAMONTO: dopo aver dominato il mondo dal 2008 al 2012, la nazionale spagnola è entrata in una spirale negativa che nemmeno il tecnico Luis Enrique ha saputo scongiurare. Non è bastato puntare sui giovani per superare una crisi che ormai è sotto gli occhi di tutti. Un dato su cui riflettere: dai mondiali del Sudafrica ad oggi alla rassegna iridata gli iberici hanno vinto solo tre volte. Voto: 3 



GRANIT XHAKA: Enrico Carpani, ex conduttore e capo dipartimento Sport RSI, ha inquadrato benissimo durante la trasmissione “N’Doha nem” un aspetto della nostra nazionale: il valore tecnico e attitudinale di Granit Xhaka. Sentite: “Se Xhaka, giocatore secondo me sopravvalutato, giocasse tutte le partite della sua carriera come contro la Serbia, sarebbe un top player”. Boom! Colpito e affondato. Voto: 5


VIOLENZA: l’intolleranza e il razzismo la fanno da padrone. Dopo i disordini provocati dai tifosi marocchini a Bruxelles al termine di Marocco-Belgio, a Verona è toccato ai festanti supporter maghrebini provare sulla loro pelle la violenza di un gruppo di estremisti di destra (una ventina) dopo il match vittorioso contro la Spagna. La mamma degli imbecilli, come si dice in gergo, è sempre incinta. Voto: 2


CAFU: Ecco cosa ha detto nei giorni scorsi Cafù, glorioso capitano del Brasile campione del mondo nel 2002: “Gianni Infantino sta cercando di modernizzare il calcio coinvolgendo tanti ex-calciatori. Lui è appassionato di calcio e ascolta i giocatori. Gli faccio i miei complimenti”. Il brasiliano, ambasciatore di questi mondiali, è ormai andato fuori di senno: da capitano a zerbino (di El Infantin). Voto: 3


SAURO REBATTONI

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