L'ex pugile professionista brasiliana accusata di aver ucciso il marito è stata giudicata colpevole in primo grado dell'omicidio del marito venerdì pomeriggio dal Tribunale regionale di Thun. È stata condannata a 16 anni di carcere a cui seguiranno 12 anni di espulsione dal territorio svizzero. Entrambe le parti possono ancora ricorrere in appello contro la sentenza.
Come riporta “20 minuten, il tribunale ha dichiarato di non avere dubbi sulla colpevolezza dell'imputata, citando una lunga serie di prove, tra cui dichiarazioni di testimoni e tracce di sangue e DNA trovate su scarpe e giacca. Nel motivare la sentenza giudice ha detto che l'ex pugile ha dimostrato un "palese egoismo" nel compiere il suo gesto. "Si tratta di un omicidio a sangue freddo che ha comportato una sofferenza prolungata per la vittima, come dimostrano le prove", ha dichiarato.