L'incendio dell'Hotel de la Croix-Blanche a Payerne nel febbraio 2020 avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia. L'incendio è stato causato da un uomo italiano di 53 anni che è comparso in tribunale a Yverdon-les-Bains questa settimana.
Secondo quanto riporta "La Liberté", il tribunale penale del distretto della Broye e del Vaud settentrionale era "assolutamente convinto" che l'imputato avesse deliberatamente appiccato il fuoco nella sua stanza d'albergo. "Ha attentato alla sicurezza altrui e ha distrutto un edificio storico in un futile atto di pura frustrazione", ha dichiarato il presidente durante l'udienza, riportata dal quotidiano friburghese.
L'uomo, che ha tentato il suicidio quattro giorni dopo l'incendio, soffre di problemi psicologici. Durante il processo ha assicurato di non ricordare nulla di quella sera. Una "amnesia a geometria variabile" che non ha convinto la Corte. L'uomo è stato quindi riconosciuto colpevole di incendio doloso qualificato ed è stato condannato a cinque anni di carcere. È stato immediatamente preso in custodia per evitare il rischio di fuga.