La Francia ha annunciato martedì che almeno 44 dei 234 migranti giunti a bordo della nave Ocean Viking saranno deportati nei loro Paesi d'origine, quattro giorni dopo il loro sbarco nel sud della Francia, al termine di un braccio di ferro diplomatico con l'Italia. Da quando sono sbarcati nel porto militare di Tolone, venerdì mattina, i migranti sono stati trasferiti in un centro di accoglienza nella penisola di Giens, nel dipartimento del Var, trasformato in una "zona d'attesa" internazionale da cui non possono uscire, ad eccezione dei minori non accompagnati affidati alle autorità di assistenza all'infanzia.
Tra questi, "44 sono stati rifiutati" e "saranno deportati" nel loro Paese, ha spiegato il ministro dell'Interno Gérald Darmanin durante un question time del governo all'Assemblea, suggerendo che altre persone potrebbero essere interessate una volta studiati tutti i profili. Nell'area di attesa, dopo i colloqui di sicurezza condotti dai servizi di intelligence nazionali, l'Ufficio francese per la protezione dei rifugiati e degli apolidi (Ofpra) ha il compito di effettuare una prima valutazione dei fascicoli per decidere se i migranti possono essere ufficialmente ammessi nel territorio francese per presentare una domanda di asilo.
"Le persone a cui è stato rifiutato l'ingresso sulla base dell'asilo "saranno espulse non appena il loro stato di salute (...) lo consentirà" nel loro Paese d'origine, ha sottolineato il ministro degli Interni.
Tra questi, "44 sono stati rifiutati" e "saranno deportati" nel loro Paese, ha spiegato il ministro dell'Interno Gérald Darmanin durante un question time del governo all'Assemblea, suggerendo che altre persone potrebbero essere interessate una volta studiati tutti i profili. Nell'area di attesa, dopo i colloqui di sicurezza condotti dai servizi di intelligence nazionali, l'Ufficio francese per la protezione dei rifugiati e degli apolidi (Ofpra) ha il compito di effettuare una prima valutazione dei fascicoli per decidere se i migranti possono essere ufficialmente ammessi nel territorio francese per presentare una domanda di asilo.
"Le persone a cui è stato rifiutato l'ingresso sulla base dell'asilo "saranno espulse non appena il loro stato di salute (...) lo consentirà" nel loro Paese d'origine, ha sottolineato il ministro degli Interni.