LUGANO – Certe partite non vanno sbagliate. Certe sfide vanno vinte, se giocando bene anche meglio, senza “se” e senza “ma”. Gli scontri diretti contro l’ultima in classifica non si possono fallire. E il Lugano, ieri, tra le mura amiche al cospetto dello Zurigo, ultimo in classifica e campione in carica, ha saputo fare la voce grossa fin dai primi minuti: il 2-0 finale non sorprende nessuno, anche perché se il risultato fosse stato più rotondo sarebbe stato decisamente meritato.
Ieri a Cornaredo si è vista una squadra quadrata, con idee, con fame e con la grinta giusta: tutti elementi che hanno permesso alla truppa del Crus di salire a quota 20 in classifica e prepararsi al meglio alla sfida di Coppa di mercoledì e all’ultima partita di campionato prima della pausa di domenica, entrambe – ma guarda tu il calendario – contro il Winterthur e sempre sulle rive del Ceresio.
Steffen (ispiratissimo) e Aliseda hanno messo la loro firma sulla vittoria, ma è stato tutto il complesso bianconero a disputare un match di buon livello, al cospetto di una squadra – lo Zurigo – che sembrava in ripresa, ma che ora deve davvero rimboccarsi le maniche se non vuole vivere l’incubo della retrocessione.