Svizzera, 21 ottobre 2022

Condannato a quasi 20 anni di carcere per aver intrappolato l'amico in una grotta

La stampa svizzerotedesca lo chiama "Höhlenmörder", l'assassino della grotta. Il giovane 23enne accusato di aver ucciso un amico intrappolandolo in una grotta (vedi articoli correlati) è stato dichiarato colpevole di omicidio e tentato omicidio giovedì pomeriggio dal Tribunale distrettuale di Brugg (AG). Il tribunale lo ha condannato a 19 anni e 2 mesi di carcere e ha disposto una misura terapeutica.

Il giudice ha definito il comportamento dell'autore "crudele, bestiale e inumano". Il fatto che l'accusato abbia poi acceso un fuoco e mangiato un würstel è inconcepibile, ha aggiunto.



Per la corte era anche chiaro che l'imputato aveva già tentato di uccidere la sua vittima quando l'aveva spinta giù da una collina ripida una settimana prima dell'omicidio, durante un'escursione in Ticino. L'imputato non ha contestato l'omicidio, ma il tentato omicidio sì. Il giudice ha citato la vendetta come movente.

L'assassino 23enne è stato accusato di aver attirato l'amico in una grotta in Argovia, bloccando poi l'uscita con pietre, terra e rami e abbandonandolo fino alla morte. Secondo la confessione del detenuto, si trattava di una prova di coraggio. La vittima, all'epoca 24enne, morì sul posto. Solo dopo più di un anno gli escursionisti hanno scoperto per caso i resti del suo corpo.

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