Ticino, 26 settembre 2022

Zali: “Valera è una realtà! Lo dobbiamo ai nostri figli”

SÌ storico del Parlamento al polmone verde del Mendrisiotto e del Ticino

Settantasei voti favorevoli, un solo contrario e un astenuto. Sono questi i numeri del voto in Parlamento relativo al dossier “Valera”. Il verdetto quasi unanime, di martedì, dei granconsiglieri permette di compiere un ulteriore passo verso un comparto Valera senza insediamenti. Il Gran Consiglio, dopo oltre tre ore di dibattito, ha tracciato la via: i 160’000 metri quadrati di terreno compresi tra Rancate, Genestrerio e Ligornetto dovranno essere destinati all’agricoltura e allo svago. Grazie all’approvazione del Piano di utilizzazione cantonale (PUC Valera) e di un credito d’investimento di 16,9 milioni di franchi per la sua attuazione, ci sarà modo di valorizzare un territorio dimenticato, di ridare un po’ d’aria al fiume Laveggio e alla zona attorno, completamente industrializzata. Obiettivo: restituire al Mendrisiotto e ai suoi abitanti il suo polmone verde. Un distretto, questo, che, come noto, da anni ormai, è chiamato a convivere quotidianamente con gli effetti dello smog proveniente in larga parte dalla Pianura Padana e dalle auto dei lavoratori frontalieri che a decine di migliaia lo attraversano ogni giorno (almeno) due volte al giorno.
In questo senso, il nullaosta del Gran Consiglio al PUC Valera rappresenta, dopo oltre venti lunghi anni di discussioni, un importante traguardo non soltanto per i cittadini del Mendrisiotto, ma per tutti i ticinesi.

Zali: “Un punto di svolta”
“Dal profilo tecnico, il PUC di Valera, non ha nulla che non va. È molto di più di un semplice documento pianificatorio ben fatto” - ha dichiarato in occasione del suo intervento in aula, il Direttore del Dipartimento del territorio, Claudio Zali. Ha sottolineato poi come esso rappresenti “ un atto di coraggio civico, un atto di responsabilità morale nei confronti dei nostri figli. È un primo, concreto tentativo di salvare il salvabile, un pezzetto alla volta. Vuole essere un punto di svolta nel modo di concepire la pianificazione del territorio in Ticino. Vuole dire basta a soluzioni di compromesso, in cui è sempre il territorio a pagare il prezzo. Per una volta – ha precisato il ministro leghista – sono i cementificatori a perdere e il paesaggio e la popolazione a vincere”.

Valera: parco del Mendrisiotto
Il Comparto di Valera, prima di essere occupato dall’insediamento di grandi serbatoi per lo stoccaggio e la distribuzione di idrocarburi, era parte integrante del territorio agricolo della Campagna Adorna e dell’ambito golenale del fiume Laveggio. Con lo smantellamento dei depositi, conclusosi nel 2007, esso è ritornato ad essere un importante area libera centrale nel contesto del territorio del Mendrisiotto e si è riaperta la discussione sul suo futuro utilizzo. L’esame preliminare sulla variante di Piano regolatore, proposta nel 2014 dal Comune di Mendrisio, aveva portato il Dipartimento del territorio a concludere per la non edificabilità di quest’area. Il DT stesso aveva infatti fin da subito evidenziato che questa superficie “rappresenta una zona strategica per inserirvi degli spazi vivibili per i cittadini di un’intera regione, ritenendo che la valorizzazione naturalistica sia perciò in questo caso preferibile rispetto a una che privilegia l’edificazione e lo sviluppo economico”. Si è dunque successivamente lavorato per prevederne la riqualica con contenuti – che virano sul naturalistico, l’agricolo e il ricreativo.

La raccolta firme del 2012
Nel 2012 furono ben 6850 le firme raccolte tramite la petizione
“Restituiamo Valera all’agricoltura”; un’iniziativa promossa dalla Società agricola del Mendrisiotto, dall’Unione Contadini Ticinesi e dall’associazione Cittadini per il territorio del Mendrisiotto. Un ulteriore segnale, questo, che dimostra come la rivalorizzazione di questa superficie sia fortemente sentita dalla popolazione.


Stefano Tonini - relatore per la Commissione Ambiente, territorio ed energia
Ora, a distanza di 20 lunghi anni, abbiamo finalmente la possibilità, non solo di dare seguito alla volontà popolare, ma anche di far sì che il comparto possa tornare ad essere fruibile da tutta la popolazione cogliendone appieno le peculiarità che lo contraddistingue. L’obiettivo è chiaro: la riqualifica di un comparto che si estende tra Mendrisio, Genestrerio, Rancate e Ligornetto in termini naturalistici, agricoli e ricreativi. Restituire, dunque, al Mendrisiotto e ai suoi abitanti il suo polmone verde. Un Distretto che, come sappiamo, da anni ormai è chiamato a convivere quotidianamente con gli effetti dello smog proveniente in larga parte dalla Pianura Padana e dalle auto dei lavoratori frontalieri che a decine di migliaia lo attraversano quotidianamente.

Una mano dal Dt
Il Dipartimento del territorio ha fin da subito evidenziato che questa superficie rappresenta una zona strategica per inserirvi degli spazi vivibili per i cittadini di un’intera regione, ritenendo che la valorizzazione naturalistica sia perciò in questo caso preferibile rispetto a una che privilegia l’edificazione e lo sviluppo economico. Ricordo che il Comparto di Valera, prima di essere occupato dall’insediamento di grandi serbatoi per lo stoccaggio e la distribuzione di idrocarburi, era parte integrante del territorio agricolo della Campagna Adorna e dell’ambito golenale del fiume Laveggio.

Tempistiche
I tempi di realizzazione degli interventi saranno condizionati dalle procedure e dalle quasi certe vertenze giudiziarie per l’espropriazione dei terreni, così come pure dalle procedure di autorizzazione per operare gli interventi di bonifica dei terreni, di demolizione degli edifici e delle infrastrutture e di sistemazione di tutti i percorsi previsti, anch’esse passibili di opposizioni o ricorsi. Tuttavia, in caso di contenzioso, a norma dell’art. 51 della legge sugli espropri, il Consiglio di Stato potrà chiedere l’anticipata immissione in possesso dei fondi, prima della stima e prima del pagamento dell’indennità. Ciò consentirà di realizzare gli obiettivi del PUC Valera senza attendere la definizione giudiziaria della vertenza sulle indennità espropriative.

Un sì per tutti…
Il voto è l’espressione di un mutato rapporto con il territorio. Più consapevole e più attento alle esigenze di una popolazione che chiede accanto alle abitazioni, agli stabilimenti industriali, ai centri commerciali e alle infrastrutture di mobilità: spazi liberi e non costruiti, per sé stessa, per l’agricoltura, la natura e il paesaggio. Una popolazione che chiede qualità di vita e polmoni verdi prossimi agli abitati.

Massimiliano Robbiani - promotore mozione “Valera Verde”
Finalmente possiamo partire con una vera pianificazione di un’area verde estremamente importante per tutto il Mendrisiotto: possiamo restituirla ai cittadini e all’agricoltura.

Dalla teoria alla pratica
Sono molto contento della vicinanza che ha avuto il Dipartimento del territorio, una nuova sensibilità che si è espressa con una pianificazione di Valera che corrisponde alle aspettative della popolazione. Il Mendrisiotto è da anni in difficoltà dal punto di vista ambientale: il traffico insostenibile, la qualità dell’aria inaccettabile e sfregi pianificatori che in passato hanno devastato il territorio. Finalmente possiamo tradurre in pratica quello che da decenni sono state solo mere parole. Abbiamo avuto il coraggio di fare un balzo verso il futuro.

Come sarà
L’altro giorno si è svolta una votazione che ha realmente il sentore di qualcosa di storico. Un cambio di vita assolutamente positivo per chi vive nella mia regione, il Mendrisiotto. Posso solo dire, come detto in aula (per concludere): viva il Mendrisiotto, viva il Ticino… e viva Valera!

Daniele Caverzasio - Gran Consigliere Leghista e municipale di Mendrisio
Abbiamo finalmente deciso di ridare vita a una zona che era già… verde ai tempi. Con il voto oserei dire unanime dell’altro giorno si è fatto in modo che questo lembo di terra, importantissimo, al centro del Mendrisiotto trovasse una degna pianificazione. Per moltissimi la nostra regione è già flagellata dal traffico, dall’iper-sfruttamento del territorio. È stato un messaggio importante quello dato dal Gran Consiglio: si è ridato ai cittadini un comparto abbandonato a sé stesso, non solo alla città di Mendrisio, ma a un’intera regione.

E il PLR?
Semplicemente cercheremo di rendere migliore il posto dove viviamo. E ci viviamo tutti i giorni. Ho chiesto ai miei colleghi, soprattutto a quelli del PLR, di essere coerenti e conseguenti a quello che si dice in campagna elettorale. Vorrei che ci fosse un bel dialogo anche con loro. Invece all’inizio della seduta volevano chiedere addirittura di rimandare il voto. Per questo ho esortato anche loro di ascoltare quello che in campagna elettorale era stato detto a Mendrisio dal loro partito. Posso anche dire che a vincere è stata la popolazione. A più riprese le cittadine e i cittadini della regione hanno chiesto di intervenire, di dare uno spazio verde ai bambini, un luogo dove poter passeggiare, respirare…

Siamo d’accordo, ma…
Sono stato molto critico con chi ha voluto usare sotterfugi o giri di parole. Quei “siamo d’accordo, ma…”, mi hanno sempre lasciato perplesso. O si voleva il comparto Valera, o non lo si voleva. Punto. C’è ancora chi, all’ultimo minuto ha voluto giocare “sporco” per interessi del tutto personali. Dei sì, dei ma e dei forse, ne è piena la storia… ma non si porta niente di buono ai cittadini o a un territorio. Per fortuna, alla fine, tutti (o quasi) hanno capito l’importanza di quanto proposto dal Dipartimento del territorio, dal coraggio che ha avuto Claudio Zali.

Il territorio
Possiamo rendere più bello, accessibile il nostro territorio. Con forza abbiamo detto sì a un progetto che darà valore al Mendrisiotto: noi con il PUC abbiamo trovato un modo per affrontare e vivere il territorio in modo migliore e lasceremo alle prossime generazioni qualcosa di bello e importante. Lo devono sapere i bambini quando andranno al parco giochi previsto al Valera che chi ha accettato di rendere la zona verde lo ha fatto anche soprattutto per loro.

Dal MDD

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