"Mobbing e bossing: tutto a posto alla sezione del sostegno sociale?". Si apre con questa domanda l'interpellanza inoltrata al Consiglio di Stato dal deputato leghista Massimiliano Robbiani. "Ci sono dei settori – si legge nell'atto parlamentare – dell’Amministrazione Pubblica più delicati e sensibili di altri; in questi certamente rientrano quelli della sanità e della socialità, in particolare quello della Sezione del Sostegno sociale che ha sotto di sé diversi uffici e servizi tra cui l’Ufficio del Sostegno sociale e dell’inserimento (USSI), che gestisce ca. 8000 persone al beneficio di assistenza pubblica".
"La Signora Cristina Oberholzer Casartelli è il Capo della Sezione del Sostegno sociale mentre la Signora Francesca Chiesa è Capo dell’USSI. E’ facile immaginare che gli operatori della Sezione siano molto sollecitati dall’utenza e confrontati quotidianamente con situazioni critiche che richiedono caratteristiche personali particolari, in particolare: capacità di ascolto, calma, disponibilità verso il prossimo, oltre naturalmente alle competenze tecniche previste dalla funzione".
E ancora: "In aggiunta alla delicatezza del ruolo, vi è anche il numero molto importante di collaboratori di questa Sezione: solo l’USSI conta infatti ca. 70 collaboratori. Proprio per questo motivo, la conduzione della Sezione, e a cascata dei relativi uffici, richiede tra le molte competenze soprattutto quella della gestione delle risorse umane, affinché i collaboratori si trovino a lavorare in un clima di comprensione, fiducia e armonia, che possa poi essere trasmesso anche all’utenza dello sportello, e garantire un servizio adeguato al cittadino, che è bene ricordare è finanziato da tutti noi. In particolar modo per fare tutto il possibile per reinserire al più preso le persone in assistenza nel mondo del lavoro".
"A questo proposito – evidenzia Robbiani – è utile ricordare che nel lontano 2010 l’allora Capo dell’USSI era stato rimosso dalla sua funzione proprio per problemi legati alla gestione del personale e il suo successore non se l’è cavata meglio.
Appare quindi evidente che a capo della Sezione e dell’USSI siano necessarie figure solide, formate in particolare nella conduzione del personale, che fungano da punto di riferimento ed esempio per i collaboratori e le collaboratrici".
Alla luce di quanto esposto, ecco quanto domandato al Governo:
1. Corrisponde al vero che la Signora Oberholzer Casartelli ha una formazione economica e non una specifica nella gestione delle risorse umane? Se si, si è colmata questa lacuna? Come?
2. Corrisponde al vero che la Signora Chiesa è di formazione economista, e al momento della sua nomina come Capo Ufficio USSI (ottobre 2019) era appena 30enne, con nessuna esperienza nella gestione e conduzione di risorse umane, nonostante ciò fosse un requisito del bando di concorso? Se si, come mai si è sorvolato su questa importante lacuna?
3. Corrisponde al vero che il primo impiego della Signora Chiesa, prima di diventare Capo Ufficio USSI, era collaboratrice scientifica presso la Sezione delle finanze, senza nessuna responsabilità di conduzione?
4. Corrisponde al vero