"In molti dei partner commerciali europei della Svizzera, il mix tossico di carenza energetica e aumento massiccio dei prezzi di gas ed elettricità sta già avendo un effetto recessivo", ha osservato giovedì Martin Eichler, capo economista dell'istituto di ricerca economica BAK Economics, in un comunicato citato dal Blick.
Gli esperti del BAK hanno rivisto al ribasso le proiezioni di crescita del prodotto interno lordo (PIL) al 2,0%, rispetto al precedente +2,5%, per l'anno in corso, e allo 0,5% (dopo il +1,1% di agosto e il +1,7% di giugno) per il 2023.
"Il persistere di prezzi energetici elevati riduce la flessibilità di spesa di famiglie e imprese", ha commentato il BAK. Inoltre, le misure di bilancio e i cambiamenti nell'approvvigionamento energetico europeo, così come la stretta monetaria, avranno un impatto crescente, e non solo in Europa.
Secondo gli economisti dell'Istituto di Basilea, l'economia svizzera ristagnerà nel quarto trimestre del 2022 e subirà una leggera contrazione (-0,1%) nel primo trimestre del 2023 rispetto al periodo precedente. Solo dopo l'inverno la situazione dovrebbe gradualmente migliorare e riprendersi.
Le proiezioni del BAK si basano sul presupposto che si possa evitare il razionamento o addirittura l'interruzione delle forniture energetiche. Ma se così non fosse, l'economia svizzera non potrà sfuggire alla recessione.
"A seconda dell'entità e della durata delle restrizioni, le conseguenze potrebbero essere ancora più drammatiche che durante la pandemia di coronavirus, soprattutto perché in queste circostanze il lavoro a casa può rappresentare solo una soluzione limitata", avverte Martin Eichler, sottolineando la necessità di prendere subito tutte le misure per evitare che questo rischio si concretizzi.
Gli esperti del BAK hanno rivisto al ribasso le proiezioni di crescita del prodotto interno lordo (PIL) al 2,0%, rispetto al precedente +2,5%, per l'anno in corso, e allo 0,5% (dopo il +1,1% di agosto e il +1,7% di giugno) per il 2023.
"Il persistere di prezzi energetici elevati riduce la flessibilità di spesa di famiglie e imprese", ha commentato il BAK. Inoltre, le misure di bilancio e i cambiamenti nell'approvvigionamento energetico europeo, così come la stretta monetaria, avranno un impatto crescente, e non solo in Europa.
Secondo gli economisti dell'Istituto di Basilea, l'economia svizzera ristagnerà nel quarto trimestre del 2022 e subirà una leggera contrazione (-0,1%) nel primo trimestre del 2023 rispetto al periodo precedente. Solo dopo l'inverno la situazione dovrebbe gradualmente migliorare e riprendersi.
Le proiezioni del BAK si basano sul presupposto che si possa evitare il razionamento o addirittura l'interruzione delle forniture energetiche. Ma se così non fosse, l'economia svizzera non potrà sfuggire alla recessione.
"A seconda dell'entità e della durata delle restrizioni, le conseguenze potrebbero essere ancora più drammatiche che durante la pandemia di coronavirus, soprattutto perché in queste circostanze il lavoro a casa può rappresentare solo una soluzione limitata", avverte Martin Eichler, sottolineando la necessità di prendere subito tutte le misure per evitare che questo rischio si concretizzi.