Per 17 anni ha vissuto segregata in un bunker a Rio De Janeiro con i due figli. Una donna brasiliana è stata liberata solo giovedì scorso dalla polizia, che ha diffuso notizia e immagini su Twitter. A toglierle la libertà e infliggere violenze fisiche e psicologiche è stato il marito, arrestato. La donna e i due ragazzi sono stati portati in ospedale.
La polizia ha diffuso le foto scattate all'interno del bunker dove i tre vivevano, una piccola stanza sporca e poco illuminata, con due letti e un cucinino che usavano rispettivamente per dormire e per preparare i pochi pasti che riuscivano a consumare.
Tra le poche cose che la donna è riuscita a riferire alla polizia ci sono alcuni dettagli dei lunghi anni di prigionia ai quali il marito l'ha costretta: abusi fisici e psicologici e cibo e acqua razionati, tanto che in diverse occasioni hanno digiunato per tre giorni rischiando in più di un'occasione di morire di stenti.
La polizia ha diffuso le foto scattate all'interno del bunker dove i tre vivevano, una piccola stanza sporca e poco illuminata, con due letti e un cucinino che usavano rispettivamente per dormire e per preparare i pochi pasti che riuscivano a consumare.
Tra le poche cose che la donna è riuscita a riferire alla polizia ci sono alcuni dettagli dei lunghi anni di prigionia ai quali il marito l'ha costretta: abusi fisici e psicologici e cibo e acqua razionati, tanto che in diverse occasioni hanno digiunato per tre giorni rischiando in più di un'occasione di morire di stenti.