Un cittadino algerino con il divorzio perderà, oltre alla moglie, anche la cittadinanza svizzera acquisita appena due anni prima. Sposatosi nel 2010 con una donna vodese con problemi di salute mentale, un algerino quarantenne aveva ottenuto la naturalizzazione agevolata nel 2016. La coppia si è separata nel 2018. A quattro anni dal divorzio, la Segreteria di Stato per la Migrazione ha annullato la naturalizzazione, che sarebbe stata ottenuta sulla base di "false dichiarazioni". L'acquisizione della cittadinanza svizzera sarebbe inoltre avvenuta in un "contesto
di tensione coniugale".
Il Tribunale amministrativo federale ha stabilito che l'unione non era stabile, come aveva ammesso l'ex moglie all'AI. L'uomo si era quindi appellato al Tribunale federale per riavere il suo passaporto con la croce bianca. Diversi altri fattori hanno giocato a suo sfavore. In particolare, il fatto che dopo che gli era stato rifiutato il visto nel 2004, ne aveva richiesto un altro nel 2005 per sposare una donna svizzera che era poi diventata la moglie di suo fratello. I giudici hanno quindi respinto il suo ricorso e confermato il ritiro del passaporto.
Il Tribunale amministrativo federale ha stabilito che l'unione non era stabile, come aveva ammesso l'ex moglie all'AI. L'uomo si era quindi appellato al Tribunale federale per riavere il suo passaporto con la croce bianca. Diversi altri fattori hanno giocato a suo sfavore. In particolare, il fatto che dopo che gli era stato rifiutato il visto nel 2004, ne aveva richiesto un altro nel 2005 per sposare una donna svizzera che era poi diventata la moglie di suo fratello. I giudici hanno quindi respinto il suo ricorso e confermato il ritiro del passaporto.