La moratoria sugli OGM sarà, con tutta probabilità, abbandonata o comunque alleggerita. Martedì, il Consiglio degli Stati ha seguito tacitamente il Consiglio nazionale, che aveva chiesto al Consiglio federale di presentare entro la fine del primo semestre del 2024 un quadro giuridico per l'autorizzazione di piante e semi ottenuti con nuove tecniche di riproduzione, fra cui gli OGM. Questi nuovi metodi devono anche avere un "provato valore aggiunto per l'agricoltura, l'ambiente o i consumatori" rispetto ai metodi tradizionali.
Le due camere avevano già concordato di estendere la moratoria sugli OGM "convenzionali", approvata dal popolo nel 2005, per una quarta volta fino al 2025. Ma lo scorso dicembre il Consiglio degli Stati aveva voluto introdurre un'eccezione per questi organismi di nuova generazione, cioè quelli risultanti da processi di selezione tramite "editing" del genoma, direttamente nella legge sull'ingegneria genetica. Tuttavia, il Consiglio Nazionale ha posto il veto e ha proposto un compromesso la settimana scorsa. Questo compromesso è stato seguito dai senatori questa volta.
"Ci sono stati molti sviluppi nella ricerca. Le nuove tecniche permetteno di apportare modifiche mirate al genoma senza utilizzare materiale transgenico, modifiche che si verificano anche durante la coltivazione tradizionale o la mutagenesi, con la differenza che sono casuali e quindi richiedono molto più tempo", ha detto Hannes Germann (UDC/SH).
Queste nuove tecnologie sono già utilizzate negli Stati Uniti, Canada, Brasile, Argentina e Cina, ha detto. "Possiamo immaginare le opportunità che rappresentano per il futuro dell'agricoltura in Svizzera e in Europa", ha aggiunto. Questi nuovi metodi permetteranno, secondo lui, di reagire meglio alle sfide climatiche e di ridurre l'uso di pesticidi.
La consigliera federale Simonetta Sommaruga ha ribadito che la prima decisione del Consiglio degli Stati era prematura e inappropriata. "Ma il Consiglio federale può anche accettare il compromesso del Consiglio nazionale", ha detto.