PECHINO (Cina) – Russia, Repubblica Ceca e Danimarca: la Svizzera di Fischer, nel suo girone nel torneo olimpico di hockey, fin qui, non ne ha azzeccata una. Finora non si è visto un gran bel gioco – seppur nelle prime due uscite non abbia demeritato – ma è altrettanto vero che tra malasorte e imprecisioni, la Nazionale non è riuscita a mantenere compattezza e consapevolezza. Ieri, ad esempio, sono bastati 30” di follia per perdere il bandolo della matassa e la sfida contro Boedker e compagni.
Per fortuna che fin qui Berra e Genoni abbiano fatto la differenza, per fortuna i nostri due estremi difensori si siano erti a baluardo della nostra porta, ma è anche evidente che fin qui ad ogni partita la Svizzera abbia subìto un’autorete a partita. Troppe disattenzioni, troppe imprecisioni e così diventa complicato riuscire a ritrovare la retta via, anche nelle prestazioni meno brillanti.
Per fortuna la formula del torneo olimpico ci permette ancora di trovare la nostra strada e ci offre l’opportunità di giocarci le nostre chance nell’ottavo di finale, ma, qualsiasi sarà il nostro avversario, non potremo fare a meno di ritrovare quel fuoco sacro – quello che spesso vediamo nei Mondiali, tanto per intenderci – ma anche un po’ di buona sorte, altrimenti il destino pare davvero segnato…