Mondo, 21 gennaio 2022

Pedofilia nell'arcidiocesi di Monaco, 500 le vittime. Sotto accusa anche Ratzinger

Sono almeno 497 le persone che hanno subito danni nell’ambito degli abusi pedofili nell’arcidiocesi di Monaco. Lo ha spiegato Martin Pusch leggendo il rapporto indipendente a Monaco. Per lo più si tratta di giovani vittime di sesso maschile, il 60% dei quali in età compresa fra gli 8 e i 14 anni. L’indagine è stata condotta dallo studio legale Westpfahl Spilker Wastl e scandaglia l’operato di preti e religiosi dal dopoguerra fino ai nostri giorni, dal 1945 al 2019. È compreso il periodo in cui fu arcivescovo della diocesi Joseph Ratzinger.
 

La piaga della pedofilia e degli abusi aveva portato l’attuale arcivescovo, il cardinale Reinhard Marx, a dimettersi lo scorso mese di giugno. Dimissioni che, nel giro di qualche giorno, furono respinte da Papa Francesco. Il cardinale non è presente alla conferenza. “Lo abbiamo invitato ma ha deciso di non venire. Naturalmente deploriamo questa scelta”, ha detto Marion Westpahl, presentando il rapporto.

Almeno 235 gli autori di abusi
 

Le persone coinvolte negli abusi sessuali come artefici sono almeno 235, fra cui 173 preti, 9 diaconi, 5 referenti pastorali e 48 persone dell’ambito scolastico.
 

Gli errori di Ratzinger
 

Nel

rapporto sui casi di pedofilia nell’arcidiocesi di Monaco e sull’occultamento il Papa emerito Josef Ratzinger viene accusato di comportamenti erronei in 4 casi, relativamente al periodo in cui era arcivescovo.
 

Il papa emerito allora arcivescovo, all’epoca dei fatti, stando al rapporto, non ha intrapreso nulla nei confronti dei quattro religiosi accusati degli abusi. In due casi si tratta di religiosi i cui abusi erano stati documentati da tribunali statali. I due preti sono rimasti attivi nella cura delle anime, non è stato intrapreso niente sul profilo del diritto ecclesiastico.

Un interesse per le vittime da parte di Ratzinger, inoltre, “non è stato ravvisabile”. Ratzinger è stato arcivescovo di Monaco dal 1977 al 1982. Nella sua presa di posizione, Ratzinger ha affermato di non aver commesso errori di comportamento per tutti i 4 casi indicati nel rapporto. Lo ha indicato il giurista Martin Pusch a Monaco. Ratzinger ha rilasciato una dichiarazione scritta, allegata al rapporto.
 

Al cardinale Reihnard Marx sono da attribuire errori di comportamenti relativamente a 2 casi di abusi nel 2008, mentre all’ex cardinale di Frisinga, Friedrich Wetter, sono imputati errori di comportamento in 21 casi. Wetter non nega che vi siano stati i casi, ma nega di essersi comportato in modo sbagliato.

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