“Ma che dialogo e dialogo: azioni come quelle del CSOA devono essere bandite dalla città! La (ri)occupazione dell’ex-macello da parte dei molinari dovrebbe avere aperto gli occhi anche ai cittadini più accondiscendenti nei confronti delle loro rivendicazioni. E fra questi si conta anche l’UDC Lugano, la quale ha sempre affermato la massima disponibilità nei confronti dei giovani e delle loro associazioni che facciano richiesta di spazi nei dovuti modi e nel rispetto della legge”. Inizia così il comunicato stampa dell’UDC di Lugano in merito alla recente rioccupazione dell’ex Macello.
“Qui – continua la nota – non ci troviamo di fronte a giovani che legittimamente rivendicano degli spazi per attività ricreative e culturali, bensì a un branco di mascalzoni che – forti dell’immunità garantita loro fino all’anno scorso da un’autorità cittadina senza polso - tenta di imporre la sua ingombrante presenza infrangendo consapevolmente la legge e l’ordine. E di fronte a questo palese atto intimidatorio, fa specie sentire ancora dei Municipali e Consiglieri comunali parlare di ‘dialogo’, e ancora peggio, invertire causa ed effetto pretendendo che a impedire questo «dialogo» - che, peraltro invano e certamente non per colpa del Municipio, si sta cercando