Magazine, 28 dicembre 2021

Torturati e uccisi per aver rubato uccelli: un anno dopo la verità shock

Lucas, Alexandre e Fernando (8, 10 e 11 anni) erano scomparsi dalla favela il 27 dicembre 2020 dopo essersi allontanati da casa per andare a giocare a calcio. A condannarli a morte i membri di un cartello della droga

RIO DE JANEIRO (Brasile) – A distanza di un anno dalla loro scomparsa – avvenuta il 27 dicembre 20202 da una favela di Rio de Janeiro – ecco la prima atroce verità sulla morte di Lucas Matheus, Alexandre da Silva e Fernando Henrique (8, 10 e 11 anni). I tre, usciti di casa per andare a giocare a calcio nella favela, sarebbero stati torturati e uccisi dai membri di un cartello della droga che controlla il loro quartiere. Il motivo: avrebbero rubato un uccello ornamentale allo zio di un boss locale.
 
 
Le indagini erano partite dalle ultime immagini dei tre bambini restituite da alcune telecamere di sicurezza in strada a Belford Roxo, comune dell’area metropolitana di Rio de Janeiro.
A dare l’ufficialità delle loro morte è stato il capo della Policia Civil di Rio, Alla Turnowski, che ha anche rivelato particolari atroci.
 
 
“Hanno picchiato i bambini con una tale violenza da ucciderne uno e poi hanno deciso di giustiziare anche gli altri due. I corpi poi smembrati sono stati gettati in un fiume e non sono ancora stati ritrovati”.
 
 
A queste conclusioni si sarebbe arrivati grazie ad alcuni testioni e alcune soffiate di alcuni collaboratori presenti all’interno del gruppo dei trafficanti della zona. Il movente sarebbe appunto il furto di un uccello appartenente allo zio di uno dei boss della droga di Castelar.

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