Svizzera, 11 dicembre 2021
La capsula per il suicidio assistito sta per essere legalizzata
Il comitato di revisione medica svizzero sta per legalizzare il ‘Sarco Suicide Pod’, una capsula trasportabile – stampata in 3D – per il suicidio assistito simile a una bara che toglie la vita tramite una sostanza chimica. Il suo inventore è Philip Nitschke di Exit International ed ha spiegato il funzionamento a Swissinfo.
“Intendiamo rimuovere qualsiasi tipo di revisione psichiatrica dal processo e consentire all'individuo di controllare il metodo da solo”. “Il nostro obiettivo – continua – è sviluppare un sistema di screening dell'intelligenza artificiale per stabilire la capacità mentale della persona. Naturalmente c'è molto scetticismo, soprattutto

da parte degli psichiatri”. Per accedere al ‘pod’, la persona che vuole morire deve rispondere a un sondaggio online e dimostrato che la decisione è autonoma.
Se il test viene superato, verrà fornito un codice di accesso alla capsula e la posizione dove questa si trova. Una volta dentro, la persona che intende porre fine alla propria vita dovrà rispondere a domande preregistrate e premere un pulsante che avvierà il processo d'inondazione dell'interno con azoto, che ridurrà rapidamente il livello di ossigeno all'interno dal 21% all'1%. La morte avviene per ipossia e ipocapnia. Si prevede che il Sarco Suicide Pod entrerà regolarmente in funzione nei primi mesi del 2022.