“Ho ricevuto una chiamata attorno alle 23:00. ‘Papi’ vieni a prendermi, mi hanno pestato di brutto’”. Da una parte del telefono c’è Paolo, dall’altra E., neo-diciottenne e protagonista – suo malgrado – di un’aggressione a Locarno durante il weekend. Il padre, Paolo, spiega ai giornalisti come sono andate le cose.
“Sono corso in stazione a Muralto. Mio figlio aveva il volto pieno di lividi e la faccia gonfia”. L’uomo racconta di “calci e bottiglie in testa. In dieci, incappucciati, contro uno”. Gli aggressori pare siano noti alle forze dell’ordine, ma non solo. Le loro ‘prodezze’ le pubblicano