Svizzera, 20 novembre 2021

Picchiato fino all'invalidità per delle avances, carcere e espulsione per l'aggressore

Un cittadino portoghese è stato condannato a 51 mesi di reclusione dal tribunale regionale del Giura-Seeland bernese per un violento atto di gelosia, condanna assortitta con l'espulsione dalla Svizzera per sei anni. La colpa della vittima, picchiata fino all'invalidità, è stata quella di aver parlato con la fidanzata dell'uomo che sarebbe diventato il suo aggressore nei bagni di un ristorante di Bienne, nel canton Berna.

I fatti risalgono alla notte tra il 31 dicembre 2018 e il 1 gennaio 2019. La polizia bernese aveva riferito di aver trovato un uomo steso a terra in un passaggio nel centro di Bienne la notte di Capodanno e di essere alla ricerca di testimoni per capire cosa fosse successo.

Secondo quanto poi ha ricostruito l'inchiesta, un 32enne era stato brutalmente picchiato per aver parlato a una donna, si presume delle avances,
legata sentimentalmene con l'aggressore. Raggiunto nel bagno del ristorante dove si stava festeggiando capodanno, il fidanzato geloso ha dato un pugno in faccia alla vittima prima di prenderlo a calci nelle gambe. La vittima ha subito un trauma cranico che lo ha lasciato parzialmente invalido.

L'imputato ha sbattuto l'uomo a terra. Testimoni oculari hanno riferito tra i cinque e i dieci calci al torso e al viso. Le foto delle ferite mostrategli durante il processo lo hanno rattristato, ma quando gli è stato chiesto come avrebbe reagito scoprendo che qualcuno aveva parlato con la sua ragazza, ha pensato che la sua reazione fosse normale.

Secondo la stampa bernese, è stato solo quando il presidente del tribunale ha attirato la sua attenzione sulla sua possibile espulsione dal paese che è scoppiato in lacrime.

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