Svizzera, 07 novembre 2021
Condannato a quindici anni di carcere e espulsione per aver accoltellato l'ex moglie
Il tribunale penale di Basilea Campagna ha condannato giovedì un cittadino italiano di 51 anni a 15 anni di prigione e 12 anni di espulsione dal paese per aver accoltellato la mogle. L'uomo dovrà inoltre risarcire all'ex coniuge 100'000 franchi di danni. Come riferisce la "Basler Zeitung", la vittima è rimasta tetraplegica dopo l'aggressione e da allora è costretta su una sedia a rotelle. La sentenza sarà probabilmente la più severa mai pronunciata da un tribunale svizzero per tentato omicidio. Il verdetto non è tuttavia ancora definitivo e le parti possono ancora presentare ricorso.
I fatti risalgono al 2018. L'imputato, un disoccupato di lunga data, consumatore di cannabis con episodi psicotici, aveva aggredito la moglie per vendetta dopo che si erano separati dopo 27 anni di matrimonio. La loro unione era contraddistinta
da episodi di violenza e quando lei trovò il coraggio di denunciare il marito, nell'estate del 2018, lui era stato messo in un reparto psichiatrico come misura precauzionale e gli è stato vietato di avvicinarsi alla moglie.
Il giorno del delitto, poco dopo natale 2018, il suo ex marito le fece visita a mezzogiorno sul suo posto di lavoro a Laufen. Lì l'ha ripetutamente accoltellata con un coltellino comprato alla Migros. Dopo aver commesso il crimine, le disse: "L'hai voluto tu!" In precedenza, aveva annunciato ai membri della sua famiglia che voleva uccidere sua moglie.
"L'insieme del suo comportamento riflette una mancanza di rispetto per la vita della sua ex moglie", ha detto il presidente del tribunale. Quando il verdetto è stato annunciato, il 51enne non ha mostrato alcuna emozione.